Attraverso le lettere inedite conservate presso l’archivio di Angiolo Silvio Novaro, si indagano i rapporti dell’imprenditore, poeta e accademico d’Italia, con il mondo artistico e letterario e il suo ruolo di promotore culturale e mecenate d’arte. Il saggio ripercorre le più importanti vicende artistiche e letterarie del Ponente Ligure tra Otto e Novecento, che hanno avuto nella dimora del poeta ligure, la Casa Rossa affacciata sul Mediterraneo, un punto di riferimento imprescindibile e un luogo di raccoglimento e d’ispirazione. Tra ospiti illustri, amici, giovani poeti in cerca di consigli, pittori, scultori e illustratori che ne hanno abbellito gli interni e il giardino, si recuperano e interpretano le tracce del loro passaggio affidate in origine a ricordi, lettere e opere d’arte: i pittori Plinio Nomellini e Giuseppe Pellizza da Volpedo, gli scultori Leonardo Bistolfi e Edoardo De Albertis, gli incisori e illustratori Giulio Cisari e Domenico Buratti, i poeti e gli scrittori Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Giovanni Marradi, Salvatore Quasimodo, Renzo Laurano e Edmondo De Amicis, sono alcune tra le maggiori personalità con cui Angiolo Silvio Novaro intrattiene corrispondenze epistolari e rapporti di lavoro e d’amicizia.

La Casa Rossa affacciata sul Mediterraneo: arte e cultura tra Otto e Novecento nelle lettere a Angiolo Silvio Novaro

PIATTI, ALESSANDRA
2012-01-01

Abstract

Attraverso le lettere inedite conservate presso l’archivio di Angiolo Silvio Novaro, si indagano i rapporti dell’imprenditore, poeta e accademico d’Italia, con il mondo artistico e letterario e il suo ruolo di promotore culturale e mecenate d’arte. Il saggio ripercorre le più importanti vicende artistiche e letterarie del Ponente Ligure tra Otto e Novecento, che hanno avuto nella dimora del poeta ligure, la Casa Rossa affacciata sul Mediterraneo, un punto di riferimento imprescindibile e un luogo di raccoglimento e d’ispirazione. Tra ospiti illustri, amici, giovani poeti in cerca di consigli, pittori, scultori e illustratori che ne hanno abbellito gli interni e il giardino, si recuperano e interpretano le tracce del loro passaggio affidate in origine a ricordi, lettere e opere d’arte: i pittori Plinio Nomellini e Giuseppe Pellizza da Volpedo, gli scultori Leonardo Bistolfi e Edoardo De Albertis, gli incisori e illustratori Giulio Cisari e Domenico Buratti, i poeti e gli scrittori Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Giovanni Marradi, Salvatore Quasimodo, Renzo Laurano e Edmondo De Amicis, sono alcune tra le maggiori personalità con cui Angiolo Silvio Novaro intrattiene corrispondenze epistolari e rapporti di lavoro e d’amicizia.
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