La crisi economica e le controverse politiche di austerity corrono il rischio di chiudere in una pericolosa morsa i diritti fondamentali dei cittadini, quali fruitori dei servizi essenziali, da un lato, e contribuenti dall’altro. È pertanto necessario far adeguatamente salire la soglia di attenzione quanto alle modalità di progettazione e attuazione del diritto finanziario. Assai preziosa, in questa direzione, la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.Per quanto essa finora escluda, assai discutibilmente, l’applicazione al processo tributario della clausola del giusto processo, tale regola, da un lato appare destinata a cadere, e dall’altro non preclude affatto la rilevanza dei principi fondamentali di cui alla Convenzione per la materia tributaria. Essi, infatti, risultano applicabili sia al diritto finanziario sostanziale, per quanto attiene la tutela del diritto di proprietà di cui al Primo Protocollo, sia a quello procedimentale, sia a quello processuale, ogniqualvolta nel processo si controverta, (anche) di sanzioni finanziarie, sia pure di natura amministrativa per il Diritto Interno. Protagonista di questa “nuova frontiera della tutela dei diritti fondamentali” è chiamata ad essere la giurisdizione tributaria. Sono, tuttavia, molteplici gli aspetti della disciplina dell’Ordinamento della Giustizia tributaria “a rischio” di contrasto con i diritti fondamentali del contribuente, in particolare per quanto attiene la “apparenza di indipendenza” che deve, insegna la Corte, sempre accompagnare ogni giudice e giurisdizione.

LO STATUTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI DEL CONTRIBUENTE EUROPEO TRA AUSTERITY, PAREGGIO DI BILANCIO E GARANZIE DI INDIPENDENZA DELLA GIURISDIZIONE TRIBUTARIA ITALIANA

MARCHESELLI, ALBERTO
2014-01-01

Abstract

La crisi economica e le controverse politiche di austerity corrono il rischio di chiudere in una pericolosa morsa i diritti fondamentali dei cittadini, quali fruitori dei servizi essenziali, da un lato, e contribuenti dall’altro. È pertanto necessario far adeguatamente salire la soglia di attenzione quanto alle modalità di progettazione e attuazione del diritto finanziario. Assai preziosa, in questa direzione, la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.Per quanto essa finora escluda, assai discutibilmente, l’applicazione al processo tributario della clausola del giusto processo, tale regola, da un lato appare destinata a cadere, e dall’altro non preclude affatto la rilevanza dei principi fondamentali di cui alla Convenzione per la materia tributaria. Essi, infatti, risultano applicabili sia al diritto finanziario sostanziale, per quanto attiene la tutela del diritto di proprietà di cui al Primo Protocollo, sia a quello procedimentale, sia a quello processuale, ogniqualvolta nel processo si controverta, (anche) di sanzioni finanziarie, sia pure di natura amministrativa per il Diritto Interno. Protagonista di questa “nuova frontiera della tutela dei diritti fondamentali” è chiamata ad essere la giurisdizione tributaria. Sono, tuttavia, molteplici gli aspetti della disciplina dell’Ordinamento della Giustizia tributaria “a rischio” di contrasto con i diritti fondamentali del contribuente, in particolare per quanto attiene la “apparenza di indipendenza” che deve, insegna la Corte, sempre accompagnare ogni giudice e giurisdizione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/748813
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