Genova nel medio Settecento dovette affrontare circa quarant'anni di insurrezioni e guerre civili nell'appendice insulare dei suoi domini, il Regno di Corsica. Si trattò di un conflitto lungo ed estenuante, che dissanguò le finanze dello stato genovese in uno sforzo militare di scarsa efficacia e con poche prospettive di successo. Tuttavia il ceto dirigente genovese per oltre un trentennio non volle rassegnarsi a perdere la "sua" isola. Perché? Perché il possesso della Corsica era considerato fondamentale per la sicurezza di Genova, in quanto rappresentava l'antemurale su quel mar Ligure che la Repubblica, ormai anacronisticamente, considerava il proprio mare. La percezione della Corsica quale elemento fondamentale della politica di difesa genovese emerge con chiarezza negli anni della guerra di Successione austriaca quando il governo della Repubblica continua a voler tenere "almeno un piede" in Corsica per non rischiare di perdere il suo baluardo marittimo meridionale, e questo anche nel momento le truppe austro-sarde dilagano in Liguria conquistando Genova stessa e poi, dopo che la città si era liberata grazie alla nota sollevazione popolare del 1746, la assediano

Gênes et la Corse entre insurrection et guerre de succession d’Austriche (1741-1748)

BERI, EMILIANO
2010-01-01

Abstract

Genova nel medio Settecento dovette affrontare circa quarant'anni di insurrezioni e guerre civili nell'appendice insulare dei suoi domini, il Regno di Corsica. Si trattò di un conflitto lungo ed estenuante, che dissanguò le finanze dello stato genovese in uno sforzo militare di scarsa efficacia e con poche prospettive di successo. Tuttavia il ceto dirigente genovese per oltre un trentennio non volle rassegnarsi a perdere la "sua" isola. Perché? Perché il possesso della Corsica era considerato fondamentale per la sicurezza di Genova, in quanto rappresentava l'antemurale su quel mar Ligure che la Repubblica, ormai anacronisticamente, considerava il proprio mare. La percezione della Corsica quale elemento fondamentale della politica di difesa genovese emerge con chiarezza negli anni della guerra di Successione austriaca quando il governo della Repubblica continua a voler tenere "almeno un piede" in Corsica per non rischiare di perdere il suo baluardo marittimo meridionale, e questo anche nel momento le truppe austro-sarde dilagano in Liguria conquistando Genova stessa e poi, dopo che la città si era liberata grazie alla nota sollevazione popolare del 1746, la assediano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/713380
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