Rio de Janeiro è attualmente all’attenzione del mondo per gli eventi che la città e il governo brasiliano hanno saputo attrarre sull’ex capitale. Già sede della quinta edizione dei Giochi Mondiali Militari nel 2011 e nel giugno 2012 della conferenza internazionale sui cambiamenti climatici “Rio+20”, ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2013, i Campionati Mondiali di Calcio nel 2014, le Olimpiadi nel 2016. Una simile sequenza di eventi è il risultato di una precisa volontà politica tendente a consolidare l’immagine di un paese in forte espansione, rispetto al quale l’incisiva presenza di tessuto urbano informale, le Favelas, sta divenendo sempre più inconciliabile. Il volume “Habitar a comunidade / Abitare la comunità”, nasce dal tentativo di individuare nuove strategie di intervento nella “città informale” che non cerchino di imporre modelli esterni, ma piuttosto definiscano alcuni semplici principi operativi che possano essere attuati sia dai singoli che dalle amministrazoni attraverso progetti condivisi e partecipati. L’idea è che le Comunità possono riqualificarsi solo attraverso il coinvolgimento diretto dei propri membri. Il lavoro si focalizza sulle Favelas Babilonia e Chapéu Mangueira, nella zona di Leme a Rio de Janeiro. Ogni capitolo è identificato da una parola chiave legata a un’azione primaria del vivere urbano: entrare, muoversi, abitare, relazionarsi e vivere sostenibile. Al loro interno ogni suggestione operativa è pensata come un modello pratico che può essere attuato autonomamente da ciascun abitante della Comunità.

Habitar a Comunitade

CASAMONTI, MARCO
2012-01-01

Abstract

Rio de Janeiro è attualmente all’attenzione del mondo per gli eventi che la città e il governo brasiliano hanno saputo attrarre sull’ex capitale. Già sede della quinta edizione dei Giochi Mondiali Militari nel 2011 e nel giugno 2012 della conferenza internazionale sui cambiamenti climatici “Rio+20”, ospiterà la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2013, i Campionati Mondiali di Calcio nel 2014, le Olimpiadi nel 2016. Una simile sequenza di eventi è il risultato di una precisa volontà politica tendente a consolidare l’immagine di un paese in forte espansione, rispetto al quale l’incisiva presenza di tessuto urbano informale, le Favelas, sta divenendo sempre più inconciliabile. Il volume “Habitar a comunidade / Abitare la comunità”, nasce dal tentativo di individuare nuove strategie di intervento nella “città informale” che non cerchino di imporre modelli esterni, ma piuttosto definiscano alcuni semplici principi operativi che possano essere attuati sia dai singoli che dalle amministrazoni attraverso progetti condivisi e partecipati. L’idea è che le Comunità possono riqualificarsi solo attraverso il coinvolgimento diretto dei propri membri. Il lavoro si focalizza sulle Favelas Babilonia e Chapéu Mangueira, nella zona di Leme a Rio de Janeiro. Ogni capitolo è identificato da una parola chiave legata a un’azione primaria del vivere urbano: entrare, muoversi, abitare, relazionarsi e vivere sostenibile. Al loro interno ogni suggestione operativa è pensata come un modello pratico che può essere attuato autonomamente da ciascun abitante della Comunità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/697179
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