L'off-set della testa femorale è funzione dell'angolo CCD e misura il grado di lateralizzazione del femore; esso influenza la lunghezza del braccio di leva degli abduttori (lever arm), che esprime il grado di tensione sia dei muscoli abduttori che dei muscoli pelvi-trocanterici mediali, entrambi elementi di una coppia ad azione antagonista ma sinergica al mantenimento dell'equilibrio dei carichi statici sull'anca. Dopo sostituzione protesica un off set femorale e un braccio di leva insufficienti significano un impianto poco stabile, esposto a forze destabilizzanti e cinesiologicamente insufficiente. La correzione dell'off-set femorale può essere realizzata, non senza svantaggi, con l'osteotomia del gran trocantere, con la scelta di un angolo CCD in varo o con l'uso di testine protesiche a collo lungo. Anche lo stelo protesico, in relazione alla sua configurazione, può però influenzare significativamente l'off-set femorale della nuova articolazione. I risultati di misurazioni radiografiche pre- e post operatorie eseguite mediante sistema computerizzato (Hypax Imaging Process) su 60 artroprotesi d'anca di modello diverso hanno permesso di confrontare l'impatto sui valori di off-set e lever arm determinato dalle diverse conformazioni degli steli esaminati: uno stelo retto non anatomico (LC-SAMO), uno stelo anatomico con elitorsione (ANTEGA - Aesculap) e uno stelo anatomico con elitorsione e conservazione del collo femorale (CFP - Link). Le conclusioni di questo studio possono essere così riassunte: il completo ripristino della geometria articolare è difficile da ottenere dopo artroprotesi e dipende dal grado delle alterazioni pre-esistenti e dal modello protesico utilizzazto. Le configurazioni tradizionali di stelo (angolo CCD 135°-140°), pur rappresentando un buon compromesso biomeccanico, difficilmente possono garantire valori ottimali di off-set femorale, a differenza degli steli a conservazione del collo femorale che, mantenendo la lunghezza e l'inclinazione del collo femorale naturale, consentono di ottenere una lateralizzazione femorale e un grado di tensione dei muscoli pelvitrocanterici fisiologici.

Influenza della forma dello stelo femorale sull’off-set e sulla geometria dell’anca.

FRANCHIN, FRANCESCO MARIA;SANGUINETI, FRANCESCA;
2000-01-01

Abstract

L'off-set della testa femorale è funzione dell'angolo CCD e misura il grado di lateralizzazione del femore; esso influenza la lunghezza del braccio di leva degli abduttori (lever arm), che esprime il grado di tensione sia dei muscoli abduttori che dei muscoli pelvi-trocanterici mediali, entrambi elementi di una coppia ad azione antagonista ma sinergica al mantenimento dell'equilibrio dei carichi statici sull'anca. Dopo sostituzione protesica un off set femorale e un braccio di leva insufficienti significano un impianto poco stabile, esposto a forze destabilizzanti e cinesiologicamente insufficiente. La correzione dell'off-set femorale può essere realizzata, non senza svantaggi, con l'osteotomia del gran trocantere, con la scelta di un angolo CCD in varo o con l'uso di testine protesiche a collo lungo. Anche lo stelo protesico, in relazione alla sua configurazione, può però influenzare significativamente l'off-set femorale della nuova articolazione. I risultati di misurazioni radiografiche pre- e post operatorie eseguite mediante sistema computerizzato (Hypax Imaging Process) su 60 artroprotesi d'anca di modello diverso hanno permesso di confrontare l'impatto sui valori di off-set e lever arm determinato dalle diverse conformazioni degli steli esaminati: uno stelo retto non anatomico (LC-SAMO), uno stelo anatomico con elitorsione (ANTEGA - Aesculap) e uno stelo anatomico con elitorsione e conservazione del collo femorale (CFP - Link). Le conclusioni di questo studio possono essere così riassunte: il completo ripristino della geometria articolare è difficile da ottenere dopo artroprotesi e dipende dal grado delle alterazioni pre-esistenti e dal modello protesico utilizzazto. Le configurazioni tradizionali di stelo (angolo CCD 135°-140°), pur rappresentando un buon compromesso biomeccanico, difficilmente possono garantire valori ottimali di off-set femorale, a differenza degli steli a conservazione del collo femorale che, mantenendo la lunghezza e l'inclinazione del collo femorale naturale, consentono di ottenere una lateralizzazione femorale e un grado di tensione dei muscoli pelvitrocanterici fisiologici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/509723
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