L’immaginario mediatico nel quale bambini e ragazzi sono immersi si è profondamente modificato. Supporti come smartphone e tablet stanno surclassando i computer tradizionali e, soprattutto, tra i vari media e la pagina scritta si stanno individuando nuove forme di contaminazione e di ibridazione. La stessa editoria per ragazzi sembra trovare un prolungamento ideale nei media digitali: alcuni romanzi sono collegati a blog, siti web, social network, siti di condivisione di filmati e forum di discussione. Anche quando la narrazione non supera i confini del testo, in molti casi si avverte il rimando ad altre forme di linguaggio e in particolare a quello videogiocabile. Romanzi come Hunger Games di Suzanne Collins e Roar di Emma Clayton, ad esempio, hanno il ritmo frenetico degli Shoot’em up e degli Adventures più crudi, ma lungi dal distogliere il lettore dalla trama lo gettano direttamente nelle pieghe della narrazione. In questo modo la scrittura – e di conseguenza la lettura – diviene il momento di aggregazione di una pluralità di linguaggi mediatici diversi e si riposiziona, senza alcuna soggezione, nell’ambito delle narrazioni contemporanee.

Contaminazioni. Letteratura per ragazzi e crossmedialità

ANTONIAZZI, ANNA
2012-01-01

Abstract

L’immaginario mediatico nel quale bambini e ragazzi sono immersi si è profondamente modificato. Supporti come smartphone e tablet stanno surclassando i computer tradizionali e, soprattutto, tra i vari media e la pagina scritta si stanno individuando nuove forme di contaminazione e di ibridazione. La stessa editoria per ragazzi sembra trovare un prolungamento ideale nei media digitali: alcuni romanzi sono collegati a blog, siti web, social network, siti di condivisione di filmati e forum di discussione. Anche quando la narrazione non supera i confini del testo, in molti casi si avverte il rimando ad altre forme di linguaggio e in particolare a quello videogiocabile. Romanzi come Hunger Games di Suzanne Collins e Roar di Emma Clayton, ad esempio, hanno il ritmo frenetico degli Shoot’em up e degli Adventures più crudi, ma lungi dal distogliere il lettore dalla trama lo gettano direttamente nelle pieghe della narrazione. In questo modo la scrittura – e di conseguenza la lettura – diviene il momento di aggregazione di una pluralità di linguaggi mediatici diversi e si riposiziona, senza alcuna soggezione, nell’ambito delle narrazioni contemporanee.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/436150
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