Rifiuto di cure e direttive anticipate

I progressi della medicina e delle tecniche di rianimazione, prestandosi ad una artificiale "espansione" del corpo umano nello spazio e nel tempo, profilano il nuovo "incubo" - dopo che per secoli s'era temuta la morte apparente - dell'accanimento terapeutico. Sempre più avvertita nella coscienza sociale, ma posta all'ordine del giorno anche dalle difficoltà in cui si imbatte la giurisprudenza, è la questione del rifiuto di cure: si discute in particolare se sia opportuno che una legge disciplini espressamente, ed in che modo, il rifiuto anticipato e il così detto testamento biologico. All'approfondimento di questi temi, anche con riguardo alle fonti sovranazionali e alle esperienze legislative e giurisprudenziali di Paesi stranieri, contribuiscono qui giuristi, medici, filosofi del diritto. Scritti di Guido Alpa, Franco M. Bobbio Pallavicini, Cristina Campiglio, Donato Carusi, Silvana Castignone, Paolo Comanducci, Gilda Ferrando, Realino Marra, Marco Pelissero, Valerio Pocar, Gian Luigi Rocco, Amedeo Santosuosso, Giovanna Savorani, Michele Schiavone, Paolo Veronesi e Paolo Zatti. In Appendice tre ulteriori saggi di F.M. Bobbio Pallavicini, D. Carusi e M. Pelissero discutono criticamente il disegno di legge approvato dalla Camera dei Deputati il 12 luglio 2011 e arenatosi sul finire della XVI Legislatura.