Specchi e ombre nella rappresentazione - Abstract I temi delle ombre e dei riflessi rimangono marginali per un lungo periodo nel panorama della manualistica del disegno, nonostante siano applicabili a tutti i metodi di rappresentazione dello spazio sul piano. Forse la motivazione è da cercare nelle difficoltà di costruzione geometrica che gli attuali metodi digitali permettono di superare, grazie alla determinazione delle ombre proprie e portate e delle immagini speculari, attraverso l'esposizione dei modelli virtuali alle più svariate condizioni di illuminazione ed ambientazione. Nonostante questo apparente disinteresse, ombre e riflessi rivestono una funzione importante nell'ambito della rappresentazione artistica, come dimostra la loro vasta presenza, spesso enfatizzata al punto da trasformare tali immagini accessorie in protagoniste dell'intera rappresentazione. Le ombre portate e le immagini riflesse sono entrambe legate al concetto di luce nelle sue accezioni fisiche, proiettive e percettive. È da queste analogie che scaturisce l'idea di una trattazione congiunta dei due temi. Una premessa importante al presente studio è costituita dalla trattazione delle procedure impiegate per la costruzione delle ombre nei metodi della rappresentazione (Il disegno e l'ombra, Alinea 2009). Altri elementi preliminari sono costituiti dalla costruzione dei riflessi sugli specchi piani e dall'esame delle conoscenze su ombre e riflessi nella storia della rappresentazione a partire dall'antichità (Il disegno e la luce, Alinea 2010), che fornisce un inquadramento scientifico alle realizzazioni artistiche esaminate. In questo testo si completa la trattazione delle costruzioni dei riflessi con le immagini generate da specchi curvi, ma soprattutto si cerca di fornire interpretazioni documentate di alcune rappresentazioni artistiche caratterizzate proprio dalla presenza di aspetti che coinvolgono le ombre e i riflessi. La trattazione è divisa in cinque parti, di cui la prima costituisce un'esposizione di alcune rappresentazioni di immagini speculari che vengono suddivise secondo le categorie geometriche delle superfici riflettenti: gli specchi piani (paralleli o obliqui al soggetto) e gli specchi curvi; per questi ultimi, come si è detto, si forniscono alcune note sulle costruzioni prospettiche dei riflessi. Si individuano, inoltre, le istanze, talvolta realistiche e, più spesso, illusionistiche espresse dagli artisti in diversi tempi e ambiti culturali. Una seconda parte è costituita da un approfondimento sull'opera di Maurits Cornelis Escher. Lo studio, condotto da Alessandra Giacardi, indaga sulle istanze di virtualità ma anche di rispondenza al reale di alcuni soggetti caratterizzati dalla presenza di specchi curvi, attraverso simulazioni grafiche e tridimensionali. Un confronto con l'opera di Johannes Vermeer fornisce l'occasione per paragonare due diversi modi di impiegare il fenomeno della riflessione nella pittura. La terza parte tratta le rappresentazioni caratterizzate dalla presenza di ombre e viene suddivisa in un esame delle opere caratterizzate dalla presenza di ombre proprie, concentrata sul trattamento chiaroscurale, delle ombre portate, mostrando regole e licenze nel mondo artistico, per concludere con l'evidenziazione di alcune deformazioni generate dalle ombre proiettate sulle superfici oblique o curve. La quarta parte del testo, realizzata da Ruggero Torti, approfondisce il tema della trattazione delle ombre nel Futurismo, ed è incentrata sull'opera grafica pubblicitaria di Fortunato Depero. Le ricerche compiute attraverso i mezzi grafici e digitali permettono di trovare una chiave di interpretazione ad alcune contraddizioni nella rappresentazione. L'ultima parte del testo contiene alcuni approfondimenti su opere artistiche che coinvolgono la combinazione di ombre e riflessi, l'importanza delle ombre nelle ricerche astronomiche del passato e del presente, per concludere con una esemplificazione della trattazione del fenomeno del colore in alcune rappresentazioni dell'arte del Cinquecento e dell'Ottocento. Lo studio presenta un carattere di continuità, oltre che con le citate ricerche effettuate con i finanziamenti dell'Ateneo di Genova, anche con il progetto P.R.I.N. 2008 (coordinatore scientifico: R. Migliari; tema: Il rinnovamento della Geometria Descrittiva; responsabile dell'Unità di Genova: M. Boffito; tema: Geometria descrittiva e rappresentazione digitale: modellazione, caratterizzazioni grafiche e sperimentali). ________________________________________________________________________ Mirrors and Shadows in Representation – Abstract The shadows and reflections are both related to the concept of light in its physical, projective and perceptive meaning. It is from these similarities that comes the idea of a joint discussion of the two themes. An important introduction on this study is made up of the discussion of the procedures used for the construction of the shadows in the methods of representation (Il disegno e l'ombra / Drawing and shadow, Alinea 2009). Other preliminary elements are the construction of the reflections on plane mirrors and an examination of the knowledge of the shadows and reflections in the history of representation from ancient times (Il disegno e la luce / Drawing and light, Alinea, 2010), to provide a scientific framework for the artistic productions examined. This text completes the treatment of the construction of reflections with the images generated by curved mirrors, but in particular we try to provide documented interpretations of some artistic representations characterized by the presence of aspects involving the shadows and reflections. The discussion is divided into five parts, the first of which is an exposition of some representations characterized by the presence of mirror images that are divided into geometric categories: plane mirrors (parallel or oblique to the subject) and curved mirrors, of which it provides a discussion of the perspective constructions of the reflections, as we have said. It also identifies the needs, sometimes realistic, and more often illusionist, expressed by the artists in different times and cultural contexts. A second part consists of a study on Maurits Cornelis Escher. This chapter, written by Alessandra Giacardi, investigates subjects with curved mirrors by modelling and graphic simulations. A comparison with the work of Johannes Vermeer provides an opportunity to compare two different ways of using the phenomenon of reflection in the paint. The third part deals with the representations characterized by the shadows and is divided into an examination of the works characterized by the presence of form shadows, focused on the treatment of chiaroscuro, of the cast shadows, highlighting rules and licence in the world of art, and concludes with the description of some deformations generated by the shadows cast on sloping or curved surfaces. The fourth part of the text, written by Ruggero Torti, explores the use of shadows in the graphics of Fortunato Depero. The research use the digital graphics in order to find a key to interpretation to some contradictions in the representation. The last part of the text contains some insights on the representations that involve the combination of shadows and reflections, the importance of the shadows in the astronomical research of the past and the present, concluding with some examples of the treatment of the phenomenon of colour in some representations of the Sixteenth and Nineteenth centuries. The methods used are based on the analysis conducted by graphical modeling and image processing. We apply, in fact, the two-dimensional graphic constructions, which are a fundamental tool for the management of sketch drawings or the control of digital charts applied to architecture, but also allow you to keep a key of interpretation for the drawings of the past, heritage of the history of representation. We also take advantage of the potential of three-dimensional models which allow to recover the complexity of the physical phenomenon of light, often merely attributed to the search of the contours of cast and form shadow in descriptive geometry. The new digital tools, in fact, allow a virtual simulation capable of leading to the analysis of the most complex phenomena of light.

Specchi e ombre nella rappresentazione / Mirrors and Shadows in Representation

CANDITO, CRISTINA
2011-01-01

Abstract

Specchi e ombre nella rappresentazione - Abstract I temi delle ombre e dei riflessi rimangono marginali per un lungo periodo nel panorama della manualistica del disegno, nonostante siano applicabili a tutti i metodi di rappresentazione dello spazio sul piano. Forse la motivazione è da cercare nelle difficoltà di costruzione geometrica che gli attuali metodi digitali permettono di superare, grazie alla determinazione delle ombre proprie e portate e delle immagini speculari, attraverso l'esposizione dei modelli virtuali alle più svariate condizioni di illuminazione ed ambientazione. Nonostante questo apparente disinteresse, ombre e riflessi rivestono una funzione importante nell'ambito della rappresentazione artistica, come dimostra la loro vasta presenza, spesso enfatizzata al punto da trasformare tali immagini accessorie in protagoniste dell'intera rappresentazione. Le ombre portate e le immagini riflesse sono entrambe legate al concetto di luce nelle sue accezioni fisiche, proiettive e percettive. È da queste analogie che scaturisce l'idea di una trattazione congiunta dei due temi. Una premessa importante al presente studio è costituita dalla trattazione delle procedure impiegate per la costruzione delle ombre nei metodi della rappresentazione (Il disegno e l'ombra, Alinea 2009). Altri elementi preliminari sono costituiti dalla costruzione dei riflessi sugli specchi piani e dall'esame delle conoscenze su ombre e riflessi nella storia della rappresentazione a partire dall'antichità (Il disegno e la luce, Alinea 2010), che fornisce un inquadramento scientifico alle realizzazioni artistiche esaminate. In questo testo si completa la trattazione delle costruzioni dei riflessi con le immagini generate da specchi curvi, ma soprattutto si cerca di fornire interpretazioni documentate di alcune rappresentazioni artistiche caratterizzate proprio dalla presenza di aspetti che coinvolgono le ombre e i riflessi. La trattazione è divisa in cinque parti, di cui la prima costituisce un'esposizione di alcune rappresentazioni di immagini speculari che vengono suddivise secondo le categorie geometriche delle superfici riflettenti: gli specchi piani (paralleli o obliqui al soggetto) e gli specchi curvi; per questi ultimi, come si è detto, si forniscono alcune note sulle costruzioni prospettiche dei riflessi. Si individuano, inoltre, le istanze, talvolta realistiche e, più spesso, illusionistiche espresse dagli artisti in diversi tempi e ambiti culturali. Una seconda parte è costituita da un approfondimento sull'opera di Maurits Cornelis Escher. Lo studio, condotto da Alessandra Giacardi, indaga sulle istanze di virtualità ma anche di rispondenza al reale di alcuni soggetti caratterizzati dalla presenza di specchi curvi, attraverso simulazioni grafiche e tridimensionali. Un confronto con l'opera di Johannes Vermeer fornisce l'occasione per paragonare due diversi modi di impiegare il fenomeno della riflessione nella pittura. La terza parte tratta le rappresentazioni caratterizzate dalla presenza di ombre e viene suddivisa in un esame delle opere caratterizzate dalla presenza di ombre proprie, concentrata sul trattamento chiaroscurale, delle ombre portate, mostrando regole e licenze nel mondo artistico, per concludere con l'evidenziazione di alcune deformazioni generate dalle ombre proiettate sulle superfici oblique o curve. La quarta parte del testo, realizzata da Ruggero Torti, approfondisce il tema della trattazione delle ombre nel Futurismo, ed è incentrata sull'opera grafica pubblicitaria di Fortunato Depero. Le ricerche compiute attraverso i mezzi grafici e digitali permettono di trovare una chiave di interpretazione ad alcune contraddizioni nella rappresentazione. L'ultima parte del testo contiene alcuni approfondimenti su opere artistiche che coinvolgono la combinazione di ombre e riflessi, l'importanza delle ombre nelle ricerche astronomiche del passato e del presente, per concludere con una esemplificazione della trattazione del fenomeno del colore in alcune rappresentazioni dell'arte del Cinquecento e dell'Ottocento. Lo studio presenta un carattere di continuità, oltre che con le citate ricerche effettuate con i finanziamenti dell'Ateneo di Genova, anche con il progetto P.R.I.N. 2008 (coordinatore scientifico: R. Migliari; tema: Il rinnovamento della Geometria Descrittiva; responsabile dell'Unità di Genova: M. Boffito; tema: Geometria descrittiva e rappresentazione digitale: modellazione, caratterizzazioni grafiche e sperimentali). ________________________________________________________________________ Mirrors and Shadows in Representation – Abstract The shadows and reflections are both related to the concept of light in its physical, projective and perceptive meaning. It is from these similarities that comes the idea of a joint discussion of the two themes. An important introduction on this study is made up of the discussion of the procedures used for the construction of the shadows in the methods of representation (Il disegno e l'ombra / Drawing and shadow, Alinea 2009). Other preliminary elements are the construction of the reflections on plane mirrors and an examination of the knowledge of the shadows and reflections in the history of representation from ancient times (Il disegno e la luce / Drawing and light, Alinea, 2010), to provide a scientific framework for the artistic productions examined. This text completes the treatment of the construction of reflections with the images generated by curved mirrors, but in particular we try to provide documented interpretations of some artistic representations characterized by the presence of aspects involving the shadows and reflections. The discussion is divided into five parts, the first of which is an exposition of some representations characterized by the presence of mirror images that are divided into geometric categories: plane mirrors (parallel or oblique to the subject) and curved mirrors, of which it provides a discussion of the perspective constructions of the reflections, as we have said. It also identifies the needs, sometimes realistic, and more often illusionist, expressed by the artists in different times and cultural contexts. A second part consists of a study on Maurits Cornelis Escher. This chapter, written by Alessandra Giacardi, investigates subjects with curved mirrors by modelling and graphic simulations. A comparison with the work of Johannes Vermeer provides an opportunity to compare two different ways of using the phenomenon of reflection in the paint. The third part deals with the representations characterized by the shadows and is divided into an examination of the works characterized by the presence of form shadows, focused on the treatment of chiaroscuro, of the cast shadows, highlighting rules and licence in the world of art, and concludes with the description of some deformations generated by the shadows cast on sloping or curved surfaces. The fourth part of the text, written by Ruggero Torti, explores the use of shadows in the graphics of Fortunato Depero. The research use the digital graphics in order to find a key to interpretation to some contradictions in the representation. The last part of the text contains some insights on the representations that involve the combination of shadows and reflections, the importance of the shadows in the astronomical research of the past and the present, concluding with some examples of the treatment of the phenomenon of colour in some representations of the Sixteenth and Nineteenth centuries. The methods used are based on the analysis conducted by graphical modeling and image processing. We apply, in fact, the two-dimensional graphic constructions, which are a fundamental tool for the management of sketch drawings or the control of digital charts applied to architecture, but also allow you to keep a key of interpretation for the drawings of the past, heritage of the history of representation. We also take advantage of the potential of three-dimensional models which allow to recover the complexity of the physical phenomenon of light, often merely attributed to the search of the contours of cast and form shadow in descriptive geometry. The new digital tools, in fact, allow a virtual simulation capable of leading to the analysis of the most complex phenomena of light.
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