Il tema dell’ospedalizzazione pediatrica costituisce interesse relativamente recente della ricerca educativa e dell’approfondimento pedagogico. Considerare i bisogni ed i relativi diritti dei bambini malati ospedalizzati significa ripensare il ruolo e la funzione dei presidi sanitari e degli operatori accomunandoli nella prospettiva della presa in carico globale della persona, ovvero della cura e del prendersi cura da parte di una comunità che si fa accogliente, si rende attenta e disponibile a leggere in profondità le storie personali e familiari, le attese e le esigenze del bambino e dei suoi familiari, a ripensare e riformulare le responsabilità e l’impegno di tutte le figure coinvolte secondo i principi dell’alleanza terapeutica. È questa l’ambizione del contributo teorico che intende giustificare e conferire senso al lavoro di ricerca sulla scuola in ospedale cui il volume collettaneo è dedicato; il saggio risulta finalizzato a rendere evidenti le ragioni fondanti di un percorso epistemologico specifico nell’ambito della pedagogia speciale e di una sua coerente traduzione operativa che si declina in una pluralità di dimensioni, forme e strumenti attuativi che rincorrono l’obiettivo del benessere, dello stare bene, e dell’ospedalizzazione intesa non come parentesi necessariamente tragica, per quanto spesso dolorosa e talora infausta, non come periodo di stanchezza e di rassegnazione, ma aperta alla speranza, alla possibilità, al futuro, alla vita. Oltre ed insieme alle linee della riflessione, nella direzione di un sapere aderente ai contesti e alle persone, il saggio delinea il profilo e le competenze delle diverse figure che accompagnano la vicenda umana dei bambini malati, dall’educatore al clown e all’insegnante che, con i genitori e con il personale socio-assistenziale e sanitario, in una prospettiva integrata, assumono l’impegno del prendersi cura.

Bambini ospedalizzati in una comunità che cura e che si prende cura

RICCI, GIOVANNI
2008-01-01

Abstract

Il tema dell’ospedalizzazione pediatrica costituisce interesse relativamente recente della ricerca educativa e dell’approfondimento pedagogico. Considerare i bisogni ed i relativi diritti dei bambini malati ospedalizzati significa ripensare il ruolo e la funzione dei presidi sanitari e degli operatori accomunandoli nella prospettiva della presa in carico globale della persona, ovvero della cura e del prendersi cura da parte di una comunità che si fa accogliente, si rende attenta e disponibile a leggere in profondità le storie personali e familiari, le attese e le esigenze del bambino e dei suoi familiari, a ripensare e riformulare le responsabilità e l’impegno di tutte le figure coinvolte secondo i principi dell’alleanza terapeutica. È questa l’ambizione del contributo teorico che intende giustificare e conferire senso al lavoro di ricerca sulla scuola in ospedale cui il volume collettaneo è dedicato; il saggio risulta finalizzato a rendere evidenti le ragioni fondanti di un percorso epistemologico specifico nell’ambito della pedagogia speciale e di una sua coerente traduzione operativa che si declina in una pluralità di dimensioni, forme e strumenti attuativi che rincorrono l’obiettivo del benessere, dello stare bene, e dell’ospedalizzazione intesa non come parentesi necessariamente tragica, per quanto spesso dolorosa e talora infausta, non come periodo di stanchezza e di rassegnazione, ma aperta alla speranza, alla possibilità, al futuro, alla vita. Oltre ed insieme alle linee della riflessione, nella direzione di un sapere aderente ai contesti e alle persone, il saggio delinea il profilo e le competenze delle diverse figure che accompagnano la vicenda umana dei bambini malati, dall’educatore al clown e all’insegnante che, con i genitori e con il personale socio-assistenziale e sanitario, in una prospettiva integrata, assumono l’impegno del prendersi cura.
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