La realizzazione di un “ asse di ristrutturazione” a Genova nel XVIII secolo, cioè di un nuovo asse stradale che, indifferente al tessuto edilizio preesistente lo taglia, intersecandolo per ottenere una via rettilinea che congiunga i poli collocati all’estremità del percorso, è stata la occasione e il pretesto per prendere in considerazione ed esaminare una considerevole mole di documenti relativa alle modalità tecniche ed economiche con le quali è stata condotta l’operazione. Tra queste acquistano una nuova rilevante importanza “ i modi del fare” cioè una quantità di informazioni che vengono scambiate tra la gente del mestiere proprie di una tecnologia “ diffusa e convenzionale”. Nel testo realizzato vengono presi in considerazione una serie di progetti di differenti architetti che coprono più di un secolo: le proposte e le stime economiche di Pier Antonio Corradi, di Gio Battista Pellegrini, di Giambattista Cervetto, di Antonio Barbino, di Ippolito Cremona e di Giacomo Brusco prendono nuovamente vita. Idee progettuali e procedure di attuazione vengono analizzate per realizzare un taglio di strada che interessa un’area urbana fittamente abitata di circa 22.000 metri quadrati ricomposta con nuove costruzioni, diverse da quelle precedenti, per dimensioni, soluzioni spaziali e attributi formali.

I modi del fare tra conservazione e trasformazione

RAVA, GIOVANNI PAOLO;
2005-01-01

Abstract

La realizzazione di un “ asse di ristrutturazione” a Genova nel XVIII secolo, cioè di un nuovo asse stradale che, indifferente al tessuto edilizio preesistente lo taglia, intersecandolo per ottenere una via rettilinea che congiunga i poli collocati all’estremità del percorso, è stata la occasione e il pretesto per prendere in considerazione ed esaminare una considerevole mole di documenti relativa alle modalità tecniche ed economiche con le quali è stata condotta l’operazione. Tra queste acquistano una nuova rilevante importanza “ i modi del fare” cioè una quantità di informazioni che vengono scambiate tra la gente del mestiere proprie di una tecnologia “ diffusa e convenzionale”. Nel testo realizzato vengono presi in considerazione una serie di progetti di differenti architetti che coprono più di un secolo: le proposte e le stime economiche di Pier Antonio Corradi, di Gio Battista Pellegrini, di Giambattista Cervetto, di Antonio Barbino, di Ippolito Cremona e di Giacomo Brusco prendono nuovamente vita. Idee progettuali e procedure di attuazione vengono analizzate per realizzare un taglio di strada che interessa un’area urbana fittamente abitata di circa 22.000 metri quadrati ricomposta con nuove costruzioni, diverse da quelle precedenti, per dimensioni, soluzioni spaziali e attributi formali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/303686
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