Il commento al poemetto Il Batista di Gabriello Chiabrera si inserisce in una edizione dei Poemetti sacri dello stesso autore condotta secondo l’edizione fiorentina delle Poesie 1627-1628. Della stessa opera, edita da Marsilio, l’autrice ha anche curato parte dell’ introduzione e la revisione dell’edizione critica di tutti i testi, insieme con Luca Beltrami. Nel volume è a sua firma anche il commento al poemetto La pietà di Micole. Il commento a Il Batista ha rivelato le fasi elaborative dal 1602 al 1627, il rapporto molto stretto con le fonti (Vangeli di Matteo e di Marco, Giuseppe Flavio, diverse agiografie, rapporto con i classici epici). La figura del Battista è rivissuta nelle ottave del pometto come potente interrogativo sul Male nella Storia e sul senso della Provvidenza divina. In questo senso hanno grande importanza l’inventio della scena del banchetto, la regalità del palazzo di Erode e il profilo sbalzato di netto di un’Erodiade demoniaca, erede dell’Amata virgiliana, di Medusa e della moderna stregoneria.

(Commento a ) Il Batista

MORANDO, SIMONA
2007-01-01

Abstract

Il commento al poemetto Il Batista di Gabriello Chiabrera si inserisce in una edizione dei Poemetti sacri dello stesso autore condotta secondo l’edizione fiorentina delle Poesie 1627-1628. Della stessa opera, edita da Marsilio, l’autrice ha anche curato parte dell’ introduzione e la revisione dell’edizione critica di tutti i testi, insieme con Luca Beltrami. Nel volume è a sua firma anche il commento al poemetto La pietà di Micole. Il commento a Il Batista ha rivelato le fasi elaborative dal 1602 al 1627, il rapporto molto stretto con le fonti (Vangeli di Matteo e di Marco, Giuseppe Flavio, diverse agiografie, rapporto con i classici epici). La figura del Battista è rivissuta nelle ottave del pometto come potente interrogativo sul Male nella Storia e sul senso della Provvidenza divina. In questo senso hanno grande importanza l’inventio della scena del banchetto, la regalità del palazzo di Erode e il profilo sbalzato di netto di un’Erodiade demoniaca, erede dell’Amata virgiliana, di Medusa e della moderna stregoneria.
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