INTRODUZIONE - L'età avanzata del donatore cadavere è considerata un fattore di rischio per l'outcome del trapianto di fegato. Uno studio sui dati dell'European Liver Transplant Registry ha individuato un valore soglia per l'età del donatore (ED) di 55 anni[1]. La recente analisi diffusa dal Centro Nazionale Trapianti ha assunto come fattore di rischio ED >60 anni[2]. PAZIENTI E METODI - Nel presente studio sono stati arruolati 103 pazienti adulti [50.93±9.59 anni (range: 19-67)] sottoposti a primo trapianto di fegato intero nel periodo 01/01/2000-30/09/2003. I donatori [54.08±18.33 anni (range: 9-87)] sono stati stratificati per ED <=55 anni (n=48) / >55 anni (n=55), <=60 anni (n=62) / >60 anni (n=41) e <=65 anni (n=65) / >65 anni (n=38). La sopravvivenza ad un anno di pazienti (S1aPz) ed organi (S1aOrg) è stata analizzata utilizzando il log-rank test. I cut-off di ED sono stati introdotti in modelli di regressione logistica univariata (RLU) assumendo la S1aPz come variabile dipendente. RISULTATI - La S1aPz dopo trapianto con fegati ottenuti da donatori <=55 vs. >55 anni è risultata del 74.07% e dell'82.69%, rispettivamente (P=0.183) [S1aOrg: 67.47% vs. 80.77% (P=0.077)]. La S1aPz dopo trapianto con fegati di donatori <=60 vs. >60 anni si è rivelata del 75.79% e dell'81.58% (P=0.400) [S1aOrg: 69.07% vs. 81.58% (P=0.132)]. La S1aPz con i fegati ottenuti da donatori <=65 vs. >65 anni è risultata 76.56% e dell'82.35%, rispettivamente (P=0.475) [S1aOrg: 70.77% vs. 82.35% (P=0.206)]. La RLU non ha evidenziato significatività assumendo le diverse stratificazioni di ED come variabili indipendenti per la S1aPz (>55 anni: P=0.441; >60 anni: P=0.648; >65 anni: P=0.535). CONCLUSIONI - La selezione di donatori cadavere di età avanzata per l'attività di trapianto di fegato non costituisce nei limiti della casistica un fattore di rischio per la sopravvivenza di pazienti ed organi. Bibliografia - [1]. Adam R. et al. Lancet 356:621-657 (2000). [2]. http://www.ministerosalute.it/trapianti/qualita

Impatto della stratificazione per età dei donatori cadavere sull'outcome del trapianto di fegato adulto.

SANTORI, GREGORIO;VALENTE, UMBERTO
2004-01-01

Abstract

INTRODUZIONE - L'età avanzata del donatore cadavere è considerata un fattore di rischio per l'outcome del trapianto di fegato. Uno studio sui dati dell'European Liver Transplant Registry ha individuato un valore soglia per l'età del donatore (ED) di 55 anni[1]. La recente analisi diffusa dal Centro Nazionale Trapianti ha assunto come fattore di rischio ED >60 anni[2]. PAZIENTI E METODI - Nel presente studio sono stati arruolati 103 pazienti adulti [50.93±9.59 anni (range: 19-67)] sottoposti a primo trapianto di fegato intero nel periodo 01/01/2000-30/09/2003. I donatori [54.08±18.33 anni (range: 9-87)] sono stati stratificati per ED <=55 anni (n=48) / >55 anni (n=55), <=60 anni (n=62) / >60 anni (n=41) e <=65 anni (n=65) / >65 anni (n=38). La sopravvivenza ad un anno di pazienti (S1aPz) ed organi (S1aOrg) è stata analizzata utilizzando il log-rank test. I cut-off di ED sono stati introdotti in modelli di regressione logistica univariata (RLU) assumendo la S1aPz come variabile dipendente. RISULTATI - La S1aPz dopo trapianto con fegati ottenuti da donatori <=55 vs. >55 anni è risultata del 74.07% e dell'82.69%, rispettivamente (P=0.183) [S1aOrg: 67.47% vs. 80.77% (P=0.077)]. La S1aPz dopo trapianto con fegati di donatori <=60 vs. >60 anni si è rivelata del 75.79% e dell'81.58% (P=0.400) [S1aOrg: 69.07% vs. 81.58% (P=0.132)]. La S1aPz con i fegati ottenuti da donatori <=65 vs. >65 anni è risultata 76.56% e dell'82.35%, rispettivamente (P=0.475) [S1aOrg: 70.77% vs. 82.35% (P=0.206)]. La RLU non ha evidenziato significatività assumendo le diverse stratificazioni di ED come variabili indipendenti per la S1aPz (>55 anni: P=0.441; >60 anni: P=0.648; >65 anni: P=0.535). CONCLUSIONI - La selezione di donatori cadavere di età avanzata per l'attività di trapianto di fegato non costituisce nei limiti della casistica un fattore di rischio per la sopravvivenza di pazienti ed organi. Bibliografia - [1]. Adam R. et al. Lancet 356:621-657 (2000). [2]. http://www.ministerosalute.it/trapianti/qualita
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