Ogni restauro è un’interpretazione, non sempre condivisa, del manufatto e ogni scelta è una risposta personale a un’esigenza dell’oggetto, della società o del progettista stesso, sempre filtrata dalla dimensione teorica e dalla consapevolezza e capacità tecnologica di un’epoca. La dimensione tecnica si pone come elemento di distinzione tra i restauri eseguiti in un periodo storico in cui, dal punto di vista costruttivo, dominava la continuità della tradizione, e quelli operati dopo la profonda ‘cesura’ tecnica imposta dall’introduzione di ‘nuovi’ prodotti. Il frequente fallimento di materiali ‘contemporanei’ dovuto a difetti intrinseci, incompatibilità e/o erronea applicazione ha portato, almeno nel campo del restauro, a una diffusa reazione contro l’impiego di resine sintetiche e cemento nelle malte, anche alla luce di un esame più attento delle proprietà richieste ai leganti nelle singole applicazioni. Esiste tuttavia un labile confine su quanto è da considerarsi restauro e quanto è frutto di operazioni di manutenzione, magari coordinate e inserite in una visione complessiva del bene. Il caso del restauro di un complesso ottocentesco frutto dell’accorpamento di più edifici tra cui una torre pone con forza il tema del restauro e della manutenzione.

Compatibilità tra materiali e sostenibilità delle scelte progettuali nel restauro architettonico

VECCHIATTINI, RITA
2008-01-01

Abstract

Ogni restauro è un’interpretazione, non sempre condivisa, del manufatto e ogni scelta è una risposta personale a un’esigenza dell’oggetto, della società o del progettista stesso, sempre filtrata dalla dimensione teorica e dalla consapevolezza e capacità tecnologica di un’epoca. La dimensione tecnica si pone come elemento di distinzione tra i restauri eseguiti in un periodo storico in cui, dal punto di vista costruttivo, dominava la continuità della tradizione, e quelli operati dopo la profonda ‘cesura’ tecnica imposta dall’introduzione di ‘nuovi’ prodotti. Il frequente fallimento di materiali ‘contemporanei’ dovuto a difetti intrinseci, incompatibilità e/o erronea applicazione ha portato, almeno nel campo del restauro, a una diffusa reazione contro l’impiego di resine sintetiche e cemento nelle malte, anche alla luce di un esame più attento delle proprietà richieste ai leganti nelle singole applicazioni. Esiste tuttavia un labile confine su quanto è da considerarsi restauro e quanto è frutto di operazioni di manutenzione, magari coordinate e inserite in una visione complessiva del bene. Il caso del restauro di un complesso ottocentesco frutto dell’accorpamento di più edifici tra cui una torre pone con forza il tema del restauro e della manutenzione.
2008
978-88-95409-12-2
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