Marco Casamonti, “Gardella dopo cento anni, 1905-1999 / 2006. Le ragioni di una mostra” in Ignazio Gardella architetto 1905-1999 – Costruire la modernità, a cura di Marco Casamonti, ed. Electa, Milano, 2006, pp. 14-15 e 90-99. L’anno successivo al centenario dalla nascita del celebre architetto milanese Ignazio Gardella e in seguito alle importanti retrospettive sulla sua opera organizzate tra il 1980 e il 1999, il Palazzo Ducale di Genova ospita attraverso il DIPARC (Dipartimento di Progettazione e Costruzione dell’Architettura della Facoltà di Architettura di Genova), una mostra a lui interamente dedicata. Il primo saggio, introduttivo al catalogo della mostra e scritto dallo stesso curatore del libro, presenta l’esposizione sottolineando l’importanza di un momento di riflessione sull’opera del grande protagonista del dibattito architettonico del XX secolo. La mostra offre al grande pubblico un’occasione di conoscenza della stessa, simbolo di una ricostruzione critica del secondo dopoguerra fondamentale per l’architettura italiana e della “costruzione di una modernità” che dall’attraversamento del razionalismo, all’inserimento di elementi di novità si mostra nella sua forte e singolare “continuità” con la tradizione e con l’identità dei luoghi. Il secondo saggio presenta la sezione della mostra dedicata alla città di Alessandria, luogo fondamentale nel percorso progettuale di Ignazio Gardella, dove la sua architettura si arricchisce di nuove forme espressive modulate e relazionate dal fervore culturale del razionalismo italiano sviluppatosi intorno agli anni Trenta. La “Casa per impiegati Borsalino” (1948-1952), il “Dispensario antitubercolare” (1933-1938) e l’“Istituto Tecnico Industriale” (1959-1967) sono tra le opere più importanti dell’attività architettonica del maestro, capaci di mostrare come in essa gli elementi della tradizione locale dialoghino con il rigoroso vocabolario del Moderno.

Ignazio Gardella architetto. 1905 ¬ 1999. Costruire le modernità

CASAMONTI, MARCO
2006-01-01

Abstract

Marco Casamonti, “Gardella dopo cento anni, 1905-1999 / 2006. Le ragioni di una mostra” in Ignazio Gardella architetto 1905-1999 – Costruire la modernità, a cura di Marco Casamonti, ed. Electa, Milano, 2006, pp. 14-15 e 90-99. L’anno successivo al centenario dalla nascita del celebre architetto milanese Ignazio Gardella e in seguito alle importanti retrospettive sulla sua opera organizzate tra il 1980 e il 1999, il Palazzo Ducale di Genova ospita attraverso il DIPARC (Dipartimento di Progettazione e Costruzione dell’Architettura della Facoltà di Architettura di Genova), una mostra a lui interamente dedicata. Il primo saggio, introduttivo al catalogo della mostra e scritto dallo stesso curatore del libro, presenta l’esposizione sottolineando l’importanza di un momento di riflessione sull’opera del grande protagonista del dibattito architettonico del XX secolo. La mostra offre al grande pubblico un’occasione di conoscenza della stessa, simbolo di una ricostruzione critica del secondo dopoguerra fondamentale per l’architettura italiana e della “costruzione di una modernità” che dall’attraversamento del razionalismo, all’inserimento di elementi di novità si mostra nella sua forte e singolare “continuità” con la tradizione e con l’identità dei luoghi. Il secondo saggio presenta la sezione della mostra dedicata alla città di Alessandria, luogo fondamentale nel percorso progettuale di Ignazio Gardella, dove la sua architettura si arricchisce di nuove forme espressive modulate e relazionate dal fervore culturale del razionalismo italiano sviluppatosi intorno agli anni Trenta. La “Casa per impiegati Borsalino” (1948-1952), il “Dispensario antitubercolare” (1933-1938) e l’“Istituto Tecnico Industriale” (1959-1967) sono tra le opere più importanti dell’attività architettonica del maestro, capaci di mostrare come in essa gli elementi della tradizione locale dialoghino con il rigoroso vocabolario del Moderno.
2006
9788837046095
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