E’ stato condotto uno studio preliminare sull’attività antiossidante degli essudati di parti aeree di 8 specie di Salvie. Le specie selezionate sono: Salvia namaensis Schino (a) S. fallax Fernald (b) S. chamaedryoides Cav. (c), S. confertiflora Pohl (d), S. x jamensis J. Compton (e), S. buchananii Hedge (f), S. wagneriana Polak (g), S. cacaliaefolia Benth. Poiché in letteratura non esistono lavori riguardanti l’attività antiossidante di tali essudati ci è parso interessante valutarne il contenuto polifenolico e conseguentemente l’attività antiossidante. Gli essudati sono stati solubilizzati in una miscela di solventi organici ed il contenuto polifenolico è stato valutato utilizzando il test del Prussian Blue (1) opportunamente modificato. Questo test ha evidenziato che la concentrazione più elevata di polifenoli era presente in S. cacaliaefolia (74 g polifenoli/mg DW) ed in S. namaensis (20 g polifenoli/mg DW) seguite da S. chamaedryoides (15 g polifenoli/mg DW). Sulla base di questi dati abbiamo valutato l’attività antiossidante utilizzando 2 metodi di indagine: il dosaggio del “radicale libero stabile” 2,2-diphenyil-picryl-hydrazyl (DPPH) (2) e il test della lipossigenasi (3). In tali dosaggi il grado di attività antiossidante è stata espresso come IC50 e comparato all’IC50 del BHT. Nel test del DPPH gli essudati maggiormente attivi sono stati quello di S. cacaliaefolia e di S. namaensis (IC50 = 17 μg DW/mL e 21 μg DW/mL rispettivamente). Nel test della lipossigenasi la maggior attività inibente il grado di perossidazione lipidica era ascritta a S. wagneriana (IC50 = 0,11 g DW/mL), S. fallax (IC50 = 0,13 g DW/mL) e S. buchananii (IC50 = 0,19 g DW/mL). In ogni caso tutti e tre gli essudati avevano un’attività inibente maggiore dell’antiossidante di riferimento. I vari essudati sono stati messi a confronto ed analizzati statisticamente applicando l’analisi della varianza (one-way ANOVA) e il post test Bonferroni. Un p < 0,05 veniva considerato come statisticamente significativo. References 1. Price, ML and Butler, LG (1977), J. Agric. Food Chem., 25, 1268-1273. 2. Mellors A and Tappel, L (1996) J. Biol. Chem., 241, 4353-4356. 3. Sud’ina, GF, et al. (1993) Fed. Europ. Biochem. Soc., 329, 21-24.

Risultati preliminari sull’attività antiossidante di Salvia ssp.

BISIO, ANGELA;ROMUSSI, GIOVANNI;RUSSO, ELEONORA;CAFAGGI, SERGIO
2008-01-01

Abstract

E’ stato condotto uno studio preliminare sull’attività antiossidante degli essudati di parti aeree di 8 specie di Salvie. Le specie selezionate sono: Salvia namaensis Schino (a) S. fallax Fernald (b) S. chamaedryoides Cav. (c), S. confertiflora Pohl (d), S. x jamensis J. Compton (e), S. buchananii Hedge (f), S. wagneriana Polak (g), S. cacaliaefolia Benth. Poiché in letteratura non esistono lavori riguardanti l’attività antiossidante di tali essudati ci è parso interessante valutarne il contenuto polifenolico e conseguentemente l’attività antiossidante. Gli essudati sono stati solubilizzati in una miscela di solventi organici ed il contenuto polifenolico è stato valutato utilizzando il test del Prussian Blue (1) opportunamente modificato. Questo test ha evidenziato che la concentrazione più elevata di polifenoli era presente in S. cacaliaefolia (74 g polifenoli/mg DW) ed in S. namaensis (20 g polifenoli/mg DW) seguite da S. chamaedryoides (15 g polifenoli/mg DW). Sulla base di questi dati abbiamo valutato l’attività antiossidante utilizzando 2 metodi di indagine: il dosaggio del “radicale libero stabile” 2,2-diphenyil-picryl-hydrazyl (DPPH) (2) e il test della lipossigenasi (3). In tali dosaggi il grado di attività antiossidante è stata espresso come IC50 e comparato all’IC50 del BHT. Nel test del DPPH gli essudati maggiormente attivi sono stati quello di S. cacaliaefolia e di S. namaensis (IC50 = 17 μg DW/mL e 21 μg DW/mL rispettivamente). Nel test della lipossigenasi la maggior attività inibente il grado di perossidazione lipidica era ascritta a S. wagneriana (IC50 = 0,11 g DW/mL), S. fallax (IC50 = 0,13 g DW/mL) e S. buchananii (IC50 = 0,19 g DW/mL). In ogni caso tutti e tre gli essudati avevano un’attività inibente maggiore dell’antiossidante di riferimento. I vari essudati sono stati messi a confronto ed analizzati statisticamente applicando l’analisi della varianza (one-way ANOVA) e il post test Bonferroni. Un p < 0,05 veniva considerato come statisticamente significativo. References 1. Price, ML and Butler, LG (1977), J. Agric. Food Chem., 25, 1268-1273. 2. Mellors A and Tappel, L (1996) J. Biol. Chem., 241, 4353-4356. 3. Sud’ina, GF, et al. (1993) Fed. Europ. Biochem. Soc., 329, 21-24.
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