Si studia il meccanismo di generazione delle forme di fondo osservate nelle regioni costiere, caratterizzate dalla presenza di correnti di marea. Tali forme di fondo hanno lunghezze d’onda dell’ordine di alcune centinaia di metri e le loro creste sono ortogonali alla direzione delle correnti mareali. Lo studio si basa sull’analisi di stabilità della configurazione piana del fondo marino soggetto a correnti oscillanti. Le condizioni di smorzamento o amplificazione di piccole perturbazioni presenti sul fondo vengono determinate per diversi valori del parametro r che rappresenta il rapporto tra l’ampiezza dell’escursione orizzontale di marea e la lunghezza d’onda delle perturbazioni considerate. Si dimostra che i risultati ottenuti da Gerkema (2000), assumendo elevati valori del parametro r, non sono corretti. Tali risultati, infatti, sono ricavati con un’erronea stima dello spessore dello strato viscoso prossimo al fondo e introducendo strati critici che risultano superflui. L’analisi proposta dimostra inoltre che il metodo del troncamento della soluzione, spesso utilizzato per descrivere il campo di moto generato dall’interazione delle perturbazioni del fondo con le correnti di marea (Hulscher, 1996; Komarova & Hulscher, 2000; Komarova & Newell, 2000) è appropriato solo per piccoli valori di r. Per valori realistici dei principali parametri fisici del problema, la presente analisi prevede la formazione di forme di fondo caratterizzate da lunghezze d’onda simili a quelle osservate in campo, anche se le condizioni critiche vengono sottostimate.

Forme di fondo generate da correnti mareali

BESIO, GIOVANNI;BLONDEAUX, PAOLO
2002-01-01

Abstract

Si studia il meccanismo di generazione delle forme di fondo osservate nelle regioni costiere, caratterizzate dalla presenza di correnti di marea. Tali forme di fondo hanno lunghezze d’onda dell’ordine di alcune centinaia di metri e le loro creste sono ortogonali alla direzione delle correnti mareali. Lo studio si basa sull’analisi di stabilità della configurazione piana del fondo marino soggetto a correnti oscillanti. Le condizioni di smorzamento o amplificazione di piccole perturbazioni presenti sul fondo vengono determinate per diversi valori del parametro r che rappresenta il rapporto tra l’ampiezza dell’escursione orizzontale di marea e la lunghezza d’onda delle perturbazioni considerate. Si dimostra che i risultati ottenuti da Gerkema (2000), assumendo elevati valori del parametro r, non sono corretti. Tali risultati, infatti, sono ricavati con un’erronea stima dello spessore dello strato viscoso prossimo al fondo e introducendo strati critici che risultano superflui. L’analisi proposta dimostra inoltre che il metodo del troncamento della soluzione, spesso utilizzato per descrivere il campo di moto generato dall’interazione delle perturbazioni del fondo con le correnti di marea (Hulscher, 1996; Komarova & Hulscher, 2000; Komarova & Newell, 2000) è appropriato solo per piccoli valori di r. Per valori realistici dei principali parametri fisici del problema, la presente analisi prevede la formazione di forme di fondo caratterizzate da lunghezze d’onda simili a quelle osservate in campo, anche se le condizioni critiche vengono sottostimate.
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