In due recenti lavori Bolla Pittaluga et al. (2003a) e Miori et al. (2005) hanno studiato, facendo uso di un modello monodimensionale, le configurazioni di equilibrio e la stabilità di una biforcazione fluviale. Gli autori hanno utilizzato condizioni nodali alternative rispetto a quelle presenti in letteratura per definire la distribuzione delle portate solide in corrispondenza della biforcazione. Entrambi i lavori considerano condizioni forzanti del sistema con carattere stazionario. Recenti osservazioni sperimentali di Bertoldi et al. (2005) hanno tuttavia evidenziato l’importanza di fenomeni non stazionari sull’evoluzione morfologica di una biforcazione, mettendo in particolare in luce il ruolo della presenza di barre migranti nel canale di monte. Nel presente contributo si propone un’estensione del modello proposto da Bolla Pittaluga et al. (2003a) che mette in conto gli effetti di non stazionarietà indotti dalla variabilità della portata liquida che alimenta la biforcazione e dalla presenza di barre migranti nel canale di monte. L’inclusione di tali effetti porta a scenari della dinamica del sistema significativamente più ricchi rispetto al caso di condizioni forzanti stazionarie. L’evoluzione morfologica della biforcazione prevista dal modello riproduce correttamente, dal punto di vista qualitativo, molti dei comportamenti effettivamente osservati in laboratorio e descritti in letteratura.

Effetti di non stazionarietà sulla dinamica delle biforcazioni negli alvei intrecciati

REPETTO, RODOLFO;
2006-01-01

Abstract

In due recenti lavori Bolla Pittaluga et al. (2003a) e Miori et al. (2005) hanno studiato, facendo uso di un modello monodimensionale, le configurazioni di equilibrio e la stabilità di una biforcazione fluviale. Gli autori hanno utilizzato condizioni nodali alternative rispetto a quelle presenti in letteratura per definire la distribuzione delle portate solide in corrispondenza della biforcazione. Entrambi i lavori considerano condizioni forzanti del sistema con carattere stazionario. Recenti osservazioni sperimentali di Bertoldi et al. (2005) hanno tuttavia evidenziato l’importanza di fenomeni non stazionari sull’evoluzione morfologica di una biforcazione, mettendo in particolare in luce il ruolo della presenza di barre migranti nel canale di monte. Nel presente contributo si propone un’estensione del modello proposto da Bolla Pittaluga et al. (2003a) che mette in conto gli effetti di non stazionarietà indotti dalla variabilità della portata liquida che alimenta la biforcazione e dalla presenza di barre migranti nel canale di monte. L’inclusione di tali effetti porta a scenari della dinamica del sistema significativamente più ricchi rispetto al caso di condizioni forzanti stazionarie. L’evoluzione morfologica della biforcazione prevista dal modello riproduce correttamente, dal punto di vista qualitativo, molti dei comportamenti effettivamente osservati in laboratorio e descritti in letteratura.
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