In questo saggio l’Autore esamina i tre sonetti famosi di RVF sotto il profilo filologico-linguistico (edizioni, parafrasi, lingua, terminologia letteraria e/o figurativa), storico (l’icona e la storia della Chiesa, del Concilio di Nicea II e sviluppi successivi), storico-artistico (storia del ritratto dentro le concezioni dell’arte classica e contemporanea di Petrarca e del ritratto di Laura eseguito da Simone Martini con l'idea di ritratto “laico” che emerge dai sonetti gemellati), letterario (il rapporto letteratura/arte, il significato dei tre sonetti nell’ambito dei RVF e della poetica dell’immagine di Petrarca). Discutendo con la maggior critica contemporanea (Marco Santagata, Rosanna Bettarini, Enrico Fenzi, Giorgio Barberi Squarotti) e con la critica d’arte (Maria Monica Donato, Edouard Pommier) l’A. propone un’interpretazione nuova e originale della chiusa di RVF XVI, dove si parla di “vostra forma vera” e del significato puntuale, verso per verso, e complessivo di RVF LXXVII, LXXVIII, -con ipotesi di risoluzione di alcuni passi controversi-, fino a comporre un quadro complessivo, storico-documentale e linguistico-filosofico-poetico, dentro il quale i tre sonetti vengono ad assumere un rilievo eccezionale non solo all’interno del Canzoniere ma nella vicenda millenaria del significato dell’immagine e in particolare della rappresentazione artistica del volto. (Sono in ospedale, operato, non ho forze e fiato per tradurre in inglese, sarà per la prossima volta).

Il volto di Dio, il volto di Laura. La questione del ritratto. Petrarca: Rvf. XVI, LXXVII, LXXVIII.

BERTONE, GIORGIO
2008-01-01

Abstract

In questo saggio l’Autore esamina i tre sonetti famosi di RVF sotto il profilo filologico-linguistico (edizioni, parafrasi, lingua, terminologia letteraria e/o figurativa), storico (l’icona e la storia della Chiesa, del Concilio di Nicea II e sviluppi successivi), storico-artistico (storia del ritratto dentro le concezioni dell’arte classica e contemporanea di Petrarca e del ritratto di Laura eseguito da Simone Martini con l'idea di ritratto “laico” che emerge dai sonetti gemellati), letterario (il rapporto letteratura/arte, il significato dei tre sonetti nell’ambito dei RVF e della poetica dell’immagine di Petrarca). Discutendo con la maggior critica contemporanea (Marco Santagata, Rosanna Bettarini, Enrico Fenzi, Giorgio Barberi Squarotti) e con la critica d’arte (Maria Monica Donato, Edouard Pommier) l’A. propone un’interpretazione nuova e originale della chiusa di RVF XVI, dove si parla di “vostra forma vera” e del significato puntuale, verso per verso, e complessivo di RVF LXXVII, LXXVIII, -con ipotesi di risoluzione di alcuni passi controversi-, fino a comporre un quadro complessivo, storico-documentale e linguistico-filosofico-poetico, dentro il quale i tre sonetti vengono ad assumere un rilievo eccezionale non solo all’interno del Canzoniere ma nella vicenda millenaria del significato dell’immagine e in particolare della rappresentazione artistica del volto. (Sono in ospedale, operato, non ho forze e fiato per tradurre in inglese, sarà per la prossima volta).
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