: Nell’ambito di un volume sulla tassazione societaria cui hanno collaborato diversi studiosi e che si prefigge l’obiettivo di illustrare e commentare le profonde novità della riforma tributaria, attuata con legge delega n. 80 del 2003, lo scritto in questione tratta, in modo specifico, due distinti regimi fiscali riguardanti unitariamente gli interessi passivi nel sistema del reddito d’impresa. Il primo costituisce uno dei nuovi istituti introdotti dalla riforma ed è rappresentato dal regime di indeducibilità degli interessi passivi relativi ad investimenti in partecipazioni, ossia il cosiddetto pro-rata patrimoniale. Lo scritto mira, oltre che a descrivere criticamente la disciplina innovativa, anche ad evidenziare le connessioni esistenti tra questo istituto e l’importante novità della riforma costituita dall’abbandono del credito d’imposta a favore della partecipation exemption. Il secondo regime fiscale oggetto di trattazione concerne quella regola di deducibilità degli interessi passivi, cosiddetta pro-rata generale, preesistente alla riforma tributaria del 2003 e da quest'ultima riconfermata secondi criteri direttivi volti ad adeguarla al rinnovato sistema di tassazione societaria. Oltre al lavoro di ricognizione della dottrina e della giurisprudenza per la parte di disciplina non modificata dalla riforma, un particolare rilievo è attribuito agli aspetti di maggiore valenza sistematica connessi alla riformulazione della regola per i risvolti su di essa prodotti dai nuovi regimi fiscali di dividendi e plusvalenze, nonché per il necessario coordinamento con il nuovo istituto di contrasto all'utilizzo fiscale della sottocapitalizzazione.

I pro-rata (generale e patrimoniale) di indeducibilità degli interessi passivi

TARIGO, PAOLA
2007-01-01

Abstract

: Nell’ambito di un volume sulla tassazione societaria cui hanno collaborato diversi studiosi e che si prefigge l’obiettivo di illustrare e commentare le profonde novità della riforma tributaria, attuata con legge delega n. 80 del 2003, lo scritto in questione tratta, in modo specifico, due distinti regimi fiscali riguardanti unitariamente gli interessi passivi nel sistema del reddito d’impresa. Il primo costituisce uno dei nuovi istituti introdotti dalla riforma ed è rappresentato dal regime di indeducibilità degli interessi passivi relativi ad investimenti in partecipazioni, ossia il cosiddetto pro-rata patrimoniale. Lo scritto mira, oltre che a descrivere criticamente la disciplina innovativa, anche ad evidenziare le connessioni esistenti tra questo istituto e l’importante novità della riforma costituita dall’abbandono del credito d’imposta a favore della partecipation exemption. Il secondo regime fiscale oggetto di trattazione concerne quella regola di deducibilità degli interessi passivi, cosiddetta pro-rata generale, preesistente alla riforma tributaria del 2003 e da quest'ultima riconfermata secondi criteri direttivi volti ad adeguarla al rinnovato sistema di tassazione societaria. Oltre al lavoro di ricognizione della dottrina e della giurisprudenza per la parte di disciplina non modificata dalla riforma, un particolare rilievo è attribuito agli aspetti di maggiore valenza sistematica connessi alla riformulazione della regola per i risvolti su di essa prodotti dai nuovi regimi fiscali di dividendi e plusvalenze, nonché per il necessario coordinamento con il nuovo istituto di contrasto all'utilizzo fiscale della sottocapitalizzazione.
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