Il contributo è stato scritto dall’autore, nella sua veste di coordinatore nazionale del Gruppo di Lavoro A.Ge.I. “Dai luoghi termali ai poli e sistemi locali di turismo integrato”, in occasione del primo convegno svoltosi presso l’Università della Valle d’Aosta dal 21 al 23 settembre 2007, allo scopo di presentare le connotazioni generali del modello cronospaziale italiano, individuate attraverso il diverso comportamento manifestato dai luoghi turistico-termali nel corso del tempo e reso possibile dalla ricostruzione di “mappe nazionali delle località e delle aree di interesse e di sfruttamento turistico-termale” in particolari e significativi momenti della storia sociale nazionale. Ciò ha permesso di individuare 6 gruppi generazionali di località, ognuno scomponibile in 7 diversi modelli di comportamento della dinamica dell’offerta ricettiva turistico-termale considerata in termini spazio-temporali, elementi utili per l'avvio di ricerche su singole località ed aree da privilegiare come casi di studio. Sulla base di un robusto corredo bibliografico e statistico l’autore ha quindi elaborato un modello secondo il quali i luoghi turistico-termali in Italia potrebbero, in ordine di tempo, essere scomposti in luoghi antesignani, di prima generazione (1810-1875), seconda generazione (1876-1906), terza generazione (1907-1936), quarta generazione (1937-1968); quinta generazione (1969-inizio del terzo millennio). Quindi, in base e al tipo di dinamica evidenziata sempre nel corso del tempo dalle loro strutture alberghiere sono state suddivise in località attive e scomparse. A loro volta le località attive sono state classificate in quattro categorie: 1. a sviluppo forte e consolidato nel tempo, dovuto prevalentemente alla funzione termale del centro, con la presenza di almeno 20 strutture alberghiere nel 1993, oppure di alberghi di lusso nel 2007; 2. a sviluppo forte, ma dovuto soprattutto ad altre funzioni turistiche (balneari, montane, ecc.); 3. a sviluppo moderato e/o alterno, ma continuo (oltre tre presenze negli anni considerati); 4. a sviluppo moderato dovuto soprattutto ad altre funzioni turistiche (balneari, montane, ecc.). Per le località oggi scomparse è invece stato possibile individuare tre modelli comportamentali e cioè: 1. a sviluppo moderato per circa mezzo secolo (tre presenze negli anni considerati), seguito da declino tardivo e successiva scomparsa; 2. a sviluppo moderato seguito da declino precoce e successiva scomparsa; 3. a declino quasi immediato e successiva scomparsa.

I riferimenti statistici della ricerca geostorica sui luoghi turistico-termali italiani

ROCCA, GIUSEPPE
2008-01-01

Abstract

Il contributo è stato scritto dall’autore, nella sua veste di coordinatore nazionale del Gruppo di Lavoro A.Ge.I. “Dai luoghi termali ai poli e sistemi locali di turismo integrato”, in occasione del primo convegno svoltosi presso l’Università della Valle d’Aosta dal 21 al 23 settembre 2007, allo scopo di presentare le connotazioni generali del modello cronospaziale italiano, individuate attraverso il diverso comportamento manifestato dai luoghi turistico-termali nel corso del tempo e reso possibile dalla ricostruzione di “mappe nazionali delle località e delle aree di interesse e di sfruttamento turistico-termale” in particolari e significativi momenti della storia sociale nazionale. Ciò ha permesso di individuare 6 gruppi generazionali di località, ognuno scomponibile in 7 diversi modelli di comportamento della dinamica dell’offerta ricettiva turistico-termale considerata in termini spazio-temporali, elementi utili per l'avvio di ricerche su singole località ed aree da privilegiare come casi di studio. Sulla base di un robusto corredo bibliografico e statistico l’autore ha quindi elaborato un modello secondo il quali i luoghi turistico-termali in Italia potrebbero, in ordine di tempo, essere scomposti in luoghi antesignani, di prima generazione (1810-1875), seconda generazione (1876-1906), terza generazione (1907-1936), quarta generazione (1937-1968); quinta generazione (1969-inizio del terzo millennio). Quindi, in base e al tipo di dinamica evidenziata sempre nel corso del tempo dalle loro strutture alberghiere sono state suddivise in località attive e scomparse. A loro volta le località attive sono state classificate in quattro categorie: 1. a sviluppo forte e consolidato nel tempo, dovuto prevalentemente alla funzione termale del centro, con la presenza di almeno 20 strutture alberghiere nel 1993, oppure di alberghi di lusso nel 2007; 2. a sviluppo forte, ma dovuto soprattutto ad altre funzioni turistiche (balneari, montane, ecc.); 3. a sviluppo moderato e/o alterno, ma continuo (oltre tre presenze negli anni considerati); 4. a sviluppo moderato dovuto soprattutto ad altre funzioni turistiche (balneari, montane, ecc.). Per le località oggi scomparse è invece stato possibile individuare tre modelli comportamentali e cioè: 1. a sviluppo moderato per circa mezzo secolo (tre presenze negli anni considerati), seguito da declino tardivo e successiva scomparsa; 2. a sviluppo moderato seguito da declino precoce e successiva scomparsa; 3. a declino quasi immediato e successiva scomparsa.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/232054
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