La carrière littéraire d’une femme de fiction: le cas Briséis

Evoluzione di un personaggio letterario dall'epica antica alla stereotipia di massa contemporanea. The work examines the character of Briseis as an example of a literary character which is capable of evolving beyond the original text. Briseis expresses a symbolic charge usually reserved for mythical heroes or protagonists of famous literary works. Briseis came into being as a minor character in Homer’s work; her great fortune is therefore execeptional and poses many questions and calls for an analysis. The paper analyzes the character’s presence in the Homeric text, highlighting the contradictory personality and above all its narrative function. The paper then highlights the traits developed by Ovid in the Heroides, which make the girl to evolve, thus laying the foundation for the subsequent mutation by Scudery in his Harangues, where Briséis becomes a model of seventeenth century “femme forte”. The series of characters is concluded by the Briséis of the Troy movie, which offers a perfect example of how media pillage the classical tradition. Such a pillaging is favoured by the charaters’s several incarnations in the past and by its ability to add to its own features, without betraying them, those formerly belonging to foreign characters.This capacity, while not making this character rise to the dimension of myth, can help to illustrate the symbolic mechanisms underpinning myth. La carrière littéraire d’une femme de fiction: le cas Briséis Il lavoro prende in esame la figura di Briseide come esempio di personaggio letterario capace di evolvere al di là del testo originario, esprimendo una carica simbolica riservata in genere agli eroi del mito o ai protagonisti di celebri opere. Briseide nasce invece come personaggio assolutamente secondario in Omero, e conosce perciò una fortuna eccezionale, che pone molti interrogativi e che per questo invita all’analisi. Il contributo analizza la sua presenza nel testo omerico, mettendone in risalto la contraddittoria personalità e soprattutto la funzione narrativa; vengono poi sottolineati i tratti ripresi da Ovidio nelle Eroidi, che fanno subire alla fanciulla un’evoluzione decisiva, ponendo le basi per la successiva mutazione ad opera di Scudéry, nelle sue Harangues, nelle quali Briséis diventa un modello di “femme forte” seicentesca. Conclude la serie, dopo alcuni cenni alle diverse Briseidi protagoniste di testi drammatici, musicali o di quadri famosi, la Briséis cinematografica di Troy, che offre un perfetto esempio di appropriazione mediatica della tradizione classica. Un’appropriazione favorita dalle incarnazioni diverse del passato, e dalla capacità di questa figura femminile di sommare ai tratti iniziali, senza tradirli, le caratteristiche di altri personaggi all’inizio a lei estranei. Una capacità, questa, che pur non facendola ancora assurgere alla dimensione del mito può tuttavia contribuire a illustrarne i meccanismi simbolici.