L’installazione di coperture a verde pensile in un bacino urbano influisce sulla relativa regimazione idrica ripristinando almeno in parte il ciclo naturale dell’acqua attraverso i processi di percolazione, infiltrazione, evaporazione dal suolo ed evapotraspirazione dalla vegetazione. Operando in tal senso si determina un controllo degli scorrimenti superficiali con conseguente riduzione delle portate al colmo, dilatazione dei tempi di concentrazione del bacino ed abbattimento del carico inquinante trasportato. La riduzione delle portate al colmo e la dilatazione dei tempi di concentrazione, ottenuti mediante la detenzione e la ritenzione dei volumi operata nei substrati costituenti la copertura, sono funzione delle caratteristiche costruttive della copertura continua a verde (composizione degli strati, inclinazione del tetto, orientamento della copertura, ecc.), delle condizioni meteo-climatiche e delle specie vegetali utilizzate. L’abbattimento del carico inquinante, ottenuto grazie all’instaurarsi di processi di filtrazione attraverso il substrato, è funzione delle stesse variabili e della deposizione atmosferica, le cui caratteristiche di inquinamento sono a loro volta determinate dalle emissioni gassose civili ed industriali, dal traffico veicolare e dal trasporto operato dagli agenti atmosferici. L’installazione di coperture a verde in ambiente densamente edificato consente di controllare efficacemente la generazione dei deflussi superficiali, sfruttando gli ampi spazi disponibili sulle coperture degli edifici (altrimenti inutilizzate) riducendo significativamente i volumi complessivi scaricati (40% ÷ 80%) e l’altezza dei picchi dell’idrogramma (70% ÷ 90%), e rallentandone il conferimento alla rete di drenaggio urbano. Il potenziale beneficio delle coperture a verde nel mitigare l’impatto dell’ambiente urbano sulla qualità delle acque di scorrimento superficiale, e dunque la pressione ambientale sugli ecosistemi e sui corpi idrici ricettori in particolare, appare anch’esso elevato sulla base delle limitate evidenze sperimentali disponibili.

Il verde pensile: regimazione e depurazione delle acque meteoriche

GNECCO, ILARIA;PALLA, ANNA;LANZA, LUCA GIOVANNI
2009-01-01

Abstract

L’installazione di coperture a verde pensile in un bacino urbano influisce sulla relativa regimazione idrica ripristinando almeno in parte il ciclo naturale dell’acqua attraverso i processi di percolazione, infiltrazione, evaporazione dal suolo ed evapotraspirazione dalla vegetazione. Operando in tal senso si determina un controllo degli scorrimenti superficiali con conseguente riduzione delle portate al colmo, dilatazione dei tempi di concentrazione del bacino ed abbattimento del carico inquinante trasportato. La riduzione delle portate al colmo e la dilatazione dei tempi di concentrazione, ottenuti mediante la detenzione e la ritenzione dei volumi operata nei substrati costituenti la copertura, sono funzione delle caratteristiche costruttive della copertura continua a verde (composizione degli strati, inclinazione del tetto, orientamento della copertura, ecc.), delle condizioni meteo-climatiche e delle specie vegetali utilizzate. L’abbattimento del carico inquinante, ottenuto grazie all’instaurarsi di processi di filtrazione attraverso il substrato, è funzione delle stesse variabili e della deposizione atmosferica, le cui caratteristiche di inquinamento sono a loro volta determinate dalle emissioni gassose civili ed industriali, dal traffico veicolare e dal trasporto operato dagli agenti atmosferici. L’installazione di coperture a verde in ambiente densamente edificato consente di controllare efficacemente la generazione dei deflussi superficiali, sfruttando gli ampi spazi disponibili sulle coperture degli edifici (altrimenti inutilizzate) riducendo significativamente i volumi complessivi scaricati (40% ÷ 80%) e l’altezza dei picchi dell’idrogramma (70% ÷ 90%), e rallentandone il conferimento alla rete di drenaggio urbano. Il potenziale beneficio delle coperture a verde nel mitigare l’impatto dell’ambiente urbano sulla qualità delle acque di scorrimento superficiale, e dunque la pressione ambientale sugli ecosistemi e sui corpi idrici ricettori in particolare, appare anch’esso elevato sulla base delle limitate evidenze sperimentali disponibili.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/219667
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact