Il volume ha come titolo la domanda che ogni bambino, crescendo, pone all’adulto di cui si fida: “Ma chi ha detto che Babbo Natale non esiste?” Raccogliendo 19 rapidi contributi a firma di autori differenti, il libro curato da Giancarla Sola si fa specchio delle possibili e immaginifiche interpretazioni della figura di Babbo Natale. L’impostazione del testo è pedagogica: vòlta cioè a sondare dal punto di vista educativo cosa rappresenti Babbo Natale nel mondo dell’infanzia e quale ricordo lasci nella vita dell’adulto. Dire a un bimbo che Babbo Natale non esiste lo aiuta a sviluppare il necessario principio di realtà oppure significa tradire l’infanzia? Quando si smette di credere a Babbo Natale? Quali sono le conseguenze di tale scoperta nella formazione di un bambino? E chi è l’adulto che svela la verità? Sono questi alcuni degli interrogativi che attraversano le pagine del testo, dove prendono forma narrazioni eterogenee per stile e contenuto attraverso cui il lettore è posto difronte al ricordo che lui stesso ha custodito, nel tempo, di Babbo Natale. Il volume si rivolge a un pubblico assai ampio: agli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione, in Scienze Pedagogiche e in Scienze della Formazione Primaria; ai genitori e agli insegnanti; a tutti coloro che, anche se diventati ormai grandi, continuano in un certo qual modo a credere in Babbo Natale.
C’era una volta Babbo Natale
Mario Gennari
2024-01-01
Abstract
Il volume ha come titolo la domanda che ogni bambino, crescendo, pone all’adulto di cui si fida: “Ma chi ha detto che Babbo Natale non esiste?” Raccogliendo 19 rapidi contributi a firma di autori differenti, il libro curato da Giancarla Sola si fa specchio delle possibili e immaginifiche interpretazioni della figura di Babbo Natale. L’impostazione del testo è pedagogica: vòlta cioè a sondare dal punto di vista educativo cosa rappresenti Babbo Natale nel mondo dell’infanzia e quale ricordo lasci nella vita dell’adulto. Dire a un bimbo che Babbo Natale non esiste lo aiuta a sviluppare il necessario principio di realtà oppure significa tradire l’infanzia? Quando si smette di credere a Babbo Natale? Quali sono le conseguenze di tale scoperta nella formazione di un bambino? E chi è l’adulto che svela la verità? Sono questi alcuni degli interrogativi che attraversano le pagine del testo, dove prendono forma narrazioni eterogenee per stile e contenuto attraverso cui il lettore è posto difronte al ricordo che lui stesso ha custodito, nel tempo, di Babbo Natale. Il volume si rivolge a un pubblico assai ampio: agli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione, in Scienze Pedagogiche e in Scienze della Formazione Primaria; ai genitori e agli insegnanti; a tutti coloro che, anche se diventati ormai grandi, continuano in un certo qual modo a credere in Babbo Natale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.