This thesis focuses on evaluative sentences introduced by the neuter article (Lo bueno es que… [The good thing is…] / Lo que me molesta es que… [what bothers me is]) and takes as a starting point the existence of mutually exclusive theories on the use of indicative and subjunctive. Certain references defend that the selection of one mood or another implies a variation of the distribution of theme and rheme in the sentences; others, instead, claim that the subordinate clause always constitutes the rhematic information, regardless of the mood of its verb. This work aims at solving this conflict on a level of Linguistic Theory, determine how it has affected the teaching of Spanish as a Foreign Language (SFL) and provide an initial didactic solution. For this purpose, we have conducted: a corpus-based analysis; an analysis of native speakers’ perception; an analysis of SFL curricular guidelines; an analysis of a corpus of SFL handbooks and grammars; and a proposal for updating the curricular guidelines. As for the corpus study, we used the 0.93 version of Corpus del Español del Siglo XXI [Spanish Corpus of the 21st Century] ran by RAE, from which we extracted a total of 10725 occurrences. The obtained data demonstrate that, depending on the adjective or verb introduced by the neuter article, in the vast majority of cases, mood selection clearly tends to the exclusive use of either indicative or subjunctive. This has been interpreted as the final stage of a simplification process of the alternation, in which mood is acquiring the function of a concordant morpheme, id est., a semantically empty element imposed by syntax. Such a circumstance is only compatible with the theory that associates the rhematic information to the subordinate clause regardless of the mood of its verb. With regard to the study of native speakers' perception, it aims to support, through a different methodological perspective, the conclusions of the corpus study. To carry it out, ten evaluative sentences with lo were presented to 338 native Spanish speakers from Spain, asking them to identify the focal information. The results demonstrate that the absolute majority of participants identified the most important information in the subordinate clause in all the sentences, regardless of the mood of its verb. Therefore, once again, the association between mood and informative structure is discarded, and the conjecture that poses that the rheme is always represented by the subordinate segment is further validated. Concerning the analysis of SFL curricular guidelines, we have examined the Instituto Cervantes Curricular Plan. In particular, we have analyzed the sections which should contemplate the syntactical, semantic and pragmatic components of the evaluative sentences with 'lo'. Our analysis revealed that the existence of mutually exclusive theories manifests itself in the fact that the curriculum extensively treats evaluative sentences without the neuter article (Es bueno que… [it is good that…] / Me molesta que… [it bothers me that…]), while mentions of sentences with 'lo' are quantitatively scarce, unclear and lack of the intertextual links that characterize the work. Regarding the analysis of teaching materials, 63 manuals and grammars ranging from levels B2 to C2 were examined. The results demonstrate that the lack of clear curricular guidelines is reflected in the content of pedagogical materials. In fact, nearly all the texts avoid including specific information about patterns such as 'Lo bueno es que…' / 'Lo que me molesta es que…' [the good thing is… / what bothers me is…], exclusively presenting sentences of the type Es bueno que… / Me molesta que… [it is good that… / it bothers me that…]. Additionally, the few textbooks that do contemplate sentences with lo are imprecise and inconsistent with each other. With respect to the proposal of curriculum modification, its purpose is to contribute to ensuring content coherence among the SFL handbook and grammars. The work is structured into three phases: formulation, gradation, and systematization. In the first phase, we derived from quantitative corpus data a grammatical rule that adheres to the principle of didactic efficiency. Subsequently, the nuances of the rule are distributed across the various levels of the Common European Framework of Reference for Languages (CEFR), based on the frequency with which specific adjectives or verbs appear in constructions with lo. Finally, the content of the rule and its gradation are incorporated into the various inventories of the Instituto Cervantes Curricular Plan. To ensure that the proposal is easily implementable, the systematization process takes into account the curriculum's conceptual pillars: its taxonomic nature, its coherence based on cross-references between inventories, and the principle that each level specifies exclusively new content in relation to previous levels.

La presente tesi si concentra sulle frasi valutative introdotte dal determinante neutro (Lo bueno es que… [la cosa buon è che...] / Lo que molesta es que… [la cosa che mi da fastidio è che…]) e si sviluppa a partire dall'esistenza di teorie contrastanti riguardo l'alternanza tra indicativo e congiuntivo. Alcuni autori sostengono che la scelta di uno dei due modi implica una variazione nella distribuzione del tema e del rema nella frase; mentre altri sostengono che la proposizione subordinata sostantiva costituisce sempre l'informazione rematica, indipendentemente dal modo del suo verbo. Questo lavoro si prefissa come obbiettivo risolvere questo conflitto a livello di Linguistica Teorica, valutare le ripercussioni che ha avuto nell'insegnamento dello Spagnolo come Lingua Straniera (SLS) e fornire una prima soluzione didattica. Per raggiungere questo obbiettivo, abbiamo realizzato: uno studio di corpus; uno studio della percezione di parlanti nativi; un’analisi delle direttrici curriculari di SLS; un’analisi di un corpus di manuali e grammatiche pedagogiche e una proposta di aggiornamento delle disposizioni curriculari. Per quanto riguarda lo studio di corpus, abbiamo utilizzato la versione 0.93 del Corpus del español del Siglo XXI [Corpus dello spagnolo del ventunesimo secolo], estraendo un totale di 10725 occorrenze. L’analisi dei dati ottenuti dimostra che, nella grande maggior parte dei casi, la selezione modale presenta una evidente tendenza all’uso esclusivo di un solo modo. Ciò rappresenta una fase di culminazione di un processo di semplificazione dell’alternanza in virtù del quale il modo sta acquisendo lo status di morfema concordante, ovvero un elemento semanticamente vuoto e imposto dalla sintassi. Tale circostanza è compatibile unicamente con la teoria que prevede una distribuzione delle funzioni informative (subordinata-rema) fissa e indipendente dal modo del suo verbo. Rispetto allo studio della percezione dei parlanti nativi, pretende confermare, attraverso una seconda prospettiva metodologica, le conclusioni dello studio di corpus. Per realizzarlo, abbiamo sottoposto dieci frasi valutative introdotte dall’articolo neutro al giudizio di 338 parlanti nativi della Spagna, chiedendogli di identificare in esse l’informazione focale. I risultati dimostrano che la maggioranza assoluta dei partecipanti ha riconosciuto l’informazione più importante nella clausola subordinata di tutte le frasi, indipendentemente dal modo del suo verbo. In virtù di ciò, deve escludersi nuovamente l’associazione tra piano informativo e modo e validare ulteriormente la congettura per cui il rema è sempre rappresentato dal segmento subordinato. Per quanto concerne l'analisi delle linee guida curriculari, ci si è concentrati sul Piano Curricolare dell'Istituto Cervantes. Nello specifico, abbiamo esaminato le sezioni dell'opera che dovrebbero affrontare gli aspetti sintattici e semantico-pragmatici delle frasi valutative con lo. È emerso che l'esistenza di teorie contrastanti si manifesta nel fatto che il curriculum tratta in modo esteso le frasi valutative senza l'articolo neutro (Es bueno que… [È buono che…]/ Me molesta que…[Mi dà fastidio che…]), mentre i riferimenti alle frasi con lo sono molto sporadici, poco approfonditi e non includono i collegamenti intertestuali che caratterizzano l'opera. In relazione all'analisi dei materiali didattici, sono stati esaminati 63 manuali e grammatiche compresi tra i livelli B2 e C2. I risultati dimostrano che la mancanza di direttive curriculari chiare si riflette nel contenuto dei testi pedagogici. Infatti, quasi tutti i libri evitano di includere informazioni specifiche riguardo alle frasi con l’articolo neutro 'Lo bueno es que…' [La cosa buona è…] / 'Lo que me molesta es que…' [La cosa che mi dà fastidio è…]), presentando esclusivamente frasi del tipo 'Es bueno que…' [È buono che…] / 'Me molesta que…' [Mi da fastidio che…]. Inoltre, si è constatato che le poche opere che trattano le frasi con lo risultano poco precise e contraddittorie tra loro. Riguardo alla proposta di aggiornamento curricolare, pretende di contribuire a garantire la coerenza dei contenuti di grammatiche e manuali didattici. Il lavoro è strutturato in tre fasi: formulazione, gradazione e sistematizzazione. Nella prima fase, si deriva dai dati quantitativi di corpus una regola grammaticale che rispetta il principio del pragmatismo didattico. Successivamente, le sfumature della regola sono distribuite nei vari livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) in base alla frequenza con cui determinati aggettivi o verbi compaiono in costruzioni con lo. Infine, il contenuto della regola e la sua graduazione vengono incorporati nei vari inventari del Piano Curriculare dell’Istituto Cervantes. Per assicurare che la proposta sia di facile implementazione, il processo di sistematizzazione tiene conto dei pilastri concettuali del curriculum: la sua natura tassonomica, la sua coerenza basata su riferimenti incrociati tra gli inventari e il principio per cui in ogni livello si specifica esclusivamente il contenuto nuovo rispetto ai livelli precedenti.

Estudio lingüístico-didáctico de la selección modal en las oraciones valorativas con 'lo' en español

LOPORCARO, FABIO
2024-02-19

Abstract

This thesis focuses on evaluative sentences introduced by the neuter article (Lo bueno es que… [The good thing is…] / Lo que me molesta es que… [what bothers me is]) and takes as a starting point the existence of mutually exclusive theories on the use of indicative and subjunctive. Certain references defend that the selection of one mood or another implies a variation of the distribution of theme and rheme in the sentences; others, instead, claim that the subordinate clause always constitutes the rhematic information, regardless of the mood of its verb. This work aims at solving this conflict on a level of Linguistic Theory, determine how it has affected the teaching of Spanish as a Foreign Language (SFL) and provide an initial didactic solution. For this purpose, we have conducted: a corpus-based analysis; an analysis of native speakers’ perception; an analysis of SFL curricular guidelines; an analysis of a corpus of SFL handbooks and grammars; and a proposal for updating the curricular guidelines. As for the corpus study, we used the 0.93 version of Corpus del Español del Siglo XXI [Spanish Corpus of the 21st Century] ran by RAE, from which we extracted a total of 10725 occurrences. The obtained data demonstrate that, depending on the adjective or verb introduced by the neuter article, in the vast majority of cases, mood selection clearly tends to the exclusive use of either indicative or subjunctive. This has been interpreted as the final stage of a simplification process of the alternation, in which mood is acquiring the function of a concordant morpheme, id est., a semantically empty element imposed by syntax. Such a circumstance is only compatible with the theory that associates the rhematic information to the subordinate clause regardless of the mood of its verb. With regard to the study of native speakers' perception, it aims to support, through a different methodological perspective, the conclusions of the corpus study. To carry it out, ten evaluative sentences with lo were presented to 338 native Spanish speakers from Spain, asking them to identify the focal information. The results demonstrate that the absolute majority of participants identified the most important information in the subordinate clause in all the sentences, regardless of the mood of its verb. Therefore, once again, the association between mood and informative structure is discarded, and the conjecture that poses that the rheme is always represented by the subordinate segment is further validated. Concerning the analysis of SFL curricular guidelines, we have examined the Instituto Cervantes Curricular Plan. In particular, we have analyzed the sections which should contemplate the syntactical, semantic and pragmatic components of the evaluative sentences with 'lo'. Our analysis revealed that the existence of mutually exclusive theories manifests itself in the fact that the curriculum extensively treats evaluative sentences without the neuter article (Es bueno que… [it is good that…] / Me molesta que… [it bothers me that…]), while mentions of sentences with 'lo' are quantitatively scarce, unclear and lack of the intertextual links that characterize the work. Regarding the analysis of teaching materials, 63 manuals and grammars ranging from levels B2 to C2 were examined. The results demonstrate that the lack of clear curricular guidelines is reflected in the content of pedagogical materials. In fact, nearly all the texts avoid including specific information about patterns such as 'Lo bueno es que…' / 'Lo que me molesta es que…' [the good thing is… / what bothers me is…], exclusively presenting sentences of the type Es bueno que… / Me molesta que… [it is good that… / it bothers me that…]. Additionally, the few textbooks that do contemplate sentences with lo are imprecise and inconsistent with each other. With respect to the proposal of curriculum modification, its purpose is to contribute to ensuring content coherence among the SFL handbook and grammars. The work is structured into three phases: formulation, gradation, and systematization. In the first phase, we derived from quantitative corpus data a grammatical rule that adheres to the principle of didactic efficiency. Subsequently, the nuances of the rule are distributed across the various levels of the Common European Framework of Reference for Languages (CEFR), based on the frequency with which specific adjectives or verbs appear in constructions with lo. Finally, the content of the rule and its gradation are incorporated into the various inventories of the Instituto Cervantes Curricular Plan. To ensure that the proposal is easily implementable, the systematization process takes into account the curriculum's conceptual pillars: its taxonomic nature, its coherence based on cross-references between inventories, and the principle that each level specifies exclusively new content in relation to previous levels.
19-feb-2024
La presente tesi si concentra sulle frasi valutative introdotte dal determinante neutro (Lo bueno es que… [la cosa buon è che...] / Lo que molesta es que… [la cosa che mi da fastidio è che…]) e si sviluppa a partire dall'esistenza di teorie contrastanti riguardo l'alternanza tra indicativo e congiuntivo. Alcuni autori sostengono che la scelta di uno dei due modi implica una variazione nella distribuzione del tema e del rema nella frase; mentre altri sostengono che la proposizione subordinata sostantiva costituisce sempre l'informazione rematica, indipendentemente dal modo del suo verbo. Questo lavoro si prefissa come obbiettivo risolvere questo conflitto a livello di Linguistica Teorica, valutare le ripercussioni che ha avuto nell'insegnamento dello Spagnolo come Lingua Straniera (SLS) e fornire una prima soluzione didattica. Per raggiungere questo obbiettivo, abbiamo realizzato: uno studio di corpus; uno studio della percezione di parlanti nativi; un’analisi delle direttrici curriculari di SLS; un’analisi di un corpus di manuali e grammatiche pedagogiche e una proposta di aggiornamento delle disposizioni curriculari. Per quanto riguarda lo studio di corpus, abbiamo utilizzato la versione 0.93 del Corpus del español del Siglo XXI [Corpus dello spagnolo del ventunesimo secolo], estraendo un totale di 10725 occorrenze. L’analisi dei dati ottenuti dimostra che, nella grande maggior parte dei casi, la selezione modale presenta una evidente tendenza all’uso esclusivo di un solo modo. Ciò rappresenta una fase di culminazione di un processo di semplificazione dell’alternanza in virtù del quale il modo sta acquisendo lo status di morfema concordante, ovvero un elemento semanticamente vuoto e imposto dalla sintassi. Tale circostanza è compatibile unicamente con la teoria que prevede una distribuzione delle funzioni informative (subordinata-rema) fissa e indipendente dal modo del suo verbo. Rispetto allo studio della percezione dei parlanti nativi, pretende confermare, attraverso una seconda prospettiva metodologica, le conclusioni dello studio di corpus. Per realizzarlo, abbiamo sottoposto dieci frasi valutative introdotte dall’articolo neutro al giudizio di 338 parlanti nativi della Spagna, chiedendogli di identificare in esse l’informazione focale. I risultati dimostrano che la maggioranza assoluta dei partecipanti ha riconosciuto l’informazione più importante nella clausola subordinata di tutte le frasi, indipendentemente dal modo del suo verbo. In virtù di ciò, deve escludersi nuovamente l’associazione tra piano informativo e modo e validare ulteriormente la congettura per cui il rema è sempre rappresentato dal segmento subordinato. Per quanto concerne l'analisi delle linee guida curriculari, ci si è concentrati sul Piano Curricolare dell'Istituto Cervantes. Nello specifico, abbiamo esaminato le sezioni dell'opera che dovrebbero affrontare gli aspetti sintattici e semantico-pragmatici delle frasi valutative con lo. È emerso che l'esistenza di teorie contrastanti si manifesta nel fatto che il curriculum tratta in modo esteso le frasi valutative senza l'articolo neutro (Es bueno que… [È buono che…]/ Me molesta que…[Mi dà fastidio che…]), mentre i riferimenti alle frasi con lo sono molto sporadici, poco approfonditi e non includono i collegamenti intertestuali che caratterizzano l'opera. In relazione all'analisi dei materiali didattici, sono stati esaminati 63 manuali e grammatiche compresi tra i livelli B2 e C2. I risultati dimostrano che la mancanza di direttive curriculari chiare si riflette nel contenuto dei testi pedagogici. Infatti, quasi tutti i libri evitano di includere informazioni specifiche riguardo alle frasi con l’articolo neutro 'Lo bueno es que…' [La cosa buona è…] / 'Lo que me molesta es que…' [La cosa che mi dà fastidio è…]), presentando esclusivamente frasi del tipo 'Es bueno que…' [È buono che…] / 'Me molesta que…' [Mi da fastidio che…]. Inoltre, si è constatato che le poche opere che trattano le frasi con lo risultano poco precise e contraddittorie tra loro. Riguardo alla proposta di aggiornamento curricolare, pretende di contribuire a garantire la coerenza dei contenuti di grammatiche e manuali didattici. Il lavoro è strutturato in tre fasi: formulazione, gradazione e sistematizzazione. Nella prima fase, si deriva dai dati quantitativi di corpus una regola grammaticale che rispetta il principio del pragmatismo didattico. Successivamente, le sfumature della regola sono distribuite nei vari livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento (QCER) in base alla frequenza con cui determinati aggettivi o verbi compaiono in costruzioni con lo. Infine, il contenuto della regola e la sua graduazione vengono incorporati nei vari inventari del Piano Curriculare dell’Istituto Cervantes. Per assicurare che la proposta sia di facile implementazione, il processo di sistematizzazione tiene conto dei pilastri concettuali del curriculum: la sua natura tassonomica, la sua coerenza basata su riferimenti incrociati tra gli inventari e il principio per cui in ogni livello si specifica esclusivamente il contenuto nuovo rispetto ai livelli precedenti.
Esta tesis se enfoca en las oraciones valorativas encabezadas por el determinante neutro (Lo bueno es que… / Lo que molesta es que…) y se desarrolla a partir de la existencia de planteamientos teóricos contrastantes inherentes a la alternancia entre indicativo y subjuntivo. Algunas referencias plantean que la selección de un modo u otro implica una variación en la distribución del tema y rema en la oración; en cambio, otras defienden que la subordinada sustantiva siempre constituye la información remática, independientemente del modo de su verbo. Este trabajo pretende resolver este conflicto a nivel de Lingüística Teórica, medir las repercusiones que ha tenido en la enseñanza del Español como Lengua Extranjera (ELE) y proporcionar una primera solución didáctica. Para cumplir con este objetivo, se ha realizado: un estudio de corpus; un estudio de la percepción de hablantes nativos; un análisis de las directrices curriculares de ELE; un análisis de un corpus de manuales y gramáticas didácticas y una propuesta de actualización de las directrices curriculares. En cuanto al estudio de corpus, se ha utilizado la versión 0.93 del Corpus del español del Siglo XXI de la RAE, extrayendo de este un total de 10725 ocurrencias. El análisis de los datos demuestra que, dependiendo del adjetivo o verbo encabezado por el artículo neutro, en la gran mayoría de los casos, la selección modal presenta una evidente tendencia al uso exclusivo de un solo modo. Ello se ha interpretado como la culminación de un proceso de simplificación de la alternancia, en el que el modo está adquiriendo la función de morfema concordante, es decir, un elemento vacío semánticamente e impuesto por la sintaxis. Esta circunstancia es compatible únicamente con la teoría que prevé una distribución de las funciones informativas fija (subordinada-rema) e independiente del modo de su verbo. En lo que atañe al estudio de la percepción de hablantes nativos, pretende respaldar, a través de una segunda perspectiva metodológica, las conclusiones del estudio de corpus. Para su realización, se han sometido diez oraciones valorativas con lo al juicio de 338 hablantes nativos de España, pidiéndoles que identificaran la información focal. Los resultados demuestran que la mayoría absoluta de los informantes ha identificado la información más importante en el fragmento subordinado de todas las oraciones, independientemente del modo de su verbo. En este sentido, se descarta una vez más la asociación entre plano informativo y modo y se valida ulteriormente la conjetura por la que el rema siempre está representado por el segmento subordinado. Por lo que concierne al análisis de las directrices curriculares, se ha ahondado en el Plan Curricular del Instituto Cervantes (PCIC). Se han analizado las secciones de la obra que deberían abordar los componentes sintácticos y semántico-pragmáticos de las oraciones valorativas con lo. Se ha determinado que la existencia de teorías contrastantes se pone de manifiesto en el hecho de que el currículo trata de forma extensiva las oraciones valorativas sin artículo neutro (Es bueno que… / Me molesta que…), mientras que las referencias a las oraciones con 'lo' son muy esporádicas, poco profundas y no presentan las remisiones intertextuales que caracterizan la obra. Respecto al análisis de materiales didácticos, se han examinado 63 manuales y gramáticas enmarcados entre los niveles B2 y C2. Los resultados demuestran que la carencia de directrices curriculares claras se refleja en el contenido de los materiales pedagógicos. En efecto, cerca de la totalidad de los textos evitan incluir información específica respecto a los patrones 'Lo bueno es que… / Lo que me molesta es que…', presentando de forma exclusiva las oraciones del tipo 'Es bueno que… / Me molesta que…'. Asimismo, se comprueba que las pocas obras que sí abordan las oraciones con 'lo' resultan poco precisas e incongruentes entre ellas. En lo que se refiere a la propuesta de actualización curricular, pretende contribuir a que el PCIC asegure coherencia en lo que respecta a la elaboración del contenido de gramáticas y manuales didácticos. El trabajo se estructura en tres fases: formulación, gradación y sistematización. En la primera se deriva de datos cuantitativos de corpus una regla gramatical que respeta el principio de pragmatismo didáctico. Seguidamente, se distribuyen las matizaciones de la regla en los diversos niveles del Marco Común Europeo de Referencia (MCER) atendiendo a la frecuencia con la que determinados adjetivos o verbos aparecen en construcciones con 'lo'. Por último, el contenido de la regla y su gradación se incorporan en los diversos inventarios del PCIC. Para que la propuesta resulte de fácil implementación, el proceso de sistematización tiene en cuenta los pilares conceptuales del currículo: su carácter taxonómico; su coherencia fundamentada en las referencias cruzadas entre inventarios y el principio por el que en cada nivel se especifica exclusivamente el contenido nuevo con respecto a los niveles anteriores.
Linguistic Theory; Syntax and Syntactic Analysis; Language Teaching; Curriculum
Teoria linguistica; Sintassi e analisi sintattica, Didattica delle lingue, Piani di studio
Teoría lingüística; Sintaxis y análisis sintáctico; Enseñanza de lenguas; Planes de estudio
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