In linea con il Piano d’azione per la democrazia europea del 2020, il 27 aprile 2022 la Commissione europea ha presentato una proposta di Direttiva per contrastare il fenomeno delle azioni legali strategiche contro i giornalisti e le persone fisiche o giuridiche impegnate nella difesa dei diritti umani (SLAPPs). Le SLAPPs sono considerate un ostacolo al corretto svolgimento dei procedimenti civili, in quanto il loro obiettivo non è ottenere l’accesso alla giustizia, ma ostacolare l’operato dei convenuti. Ciò giustifica non solo l’opportunità di (auspicato) un intervento sul tema, ma anche la pertinenza della proposta rispetto alla base giuridica individuata dalla Commissione (l’art. 81(2)(f) TFUE). Al contempo, la proposta si sviluppa in misure sin qui estranee all’azione dell’Unione e sembra voler allargare le maglie delle competenze di quest’ultima. Ciò induce a chiedersi le ragioni della decisione di ricorrere a questa e non ad altra base giuridica. Ad esempio, lo strumento intende applicarsi alle questioni che presentano implicazioni transfrontaliere, nel rispetto del limite posto dall’art. 81 TFUE. Tuttavia, il testo adotta un approccio molto ampio nel definire i casi in cui deve ritenersi sussistente un’implicazione transfrontaliera: ad esempio, è sufficiente che l’attore abbia avviato procedimenti giurisdizionali paralleli in più Stati membri. Inoltre, le giustificazioni relative al rispetto del principio di sussidiarietà non sembrano solide e prestano il fianco ad alcune riflessioni. Infine, la proposta contiene disposizioni di diritto processuale civile uniforme, come quelle relative all’archiviazione anticipata del procedimento manifestamente infondato. L’analisi, che vuole evidenziare una evoluzione nel modo di intendere l’esercizio delle competenze dell’Unione europea nel settore della cooperazione giudiziaria civile, consente di soffermarsi non solo sulle probabilità di successo della proposta, ma anche sulle prospettive future.

La proposta di direttiva UE sulle SLAPPs e le criticità relative alla base giuridica: possibili sviluppi per la tutela di giornalisti e attivisti a livello europeo

Francesca Maoli
2023-01-01

Abstract

In linea con il Piano d’azione per la democrazia europea del 2020, il 27 aprile 2022 la Commissione europea ha presentato una proposta di Direttiva per contrastare il fenomeno delle azioni legali strategiche contro i giornalisti e le persone fisiche o giuridiche impegnate nella difesa dei diritti umani (SLAPPs). Le SLAPPs sono considerate un ostacolo al corretto svolgimento dei procedimenti civili, in quanto il loro obiettivo non è ottenere l’accesso alla giustizia, ma ostacolare l’operato dei convenuti. Ciò giustifica non solo l’opportunità di (auspicato) un intervento sul tema, ma anche la pertinenza della proposta rispetto alla base giuridica individuata dalla Commissione (l’art. 81(2)(f) TFUE). Al contempo, la proposta si sviluppa in misure sin qui estranee all’azione dell’Unione e sembra voler allargare le maglie delle competenze di quest’ultima. Ciò induce a chiedersi le ragioni della decisione di ricorrere a questa e non ad altra base giuridica. Ad esempio, lo strumento intende applicarsi alle questioni che presentano implicazioni transfrontaliere, nel rispetto del limite posto dall’art. 81 TFUE. Tuttavia, il testo adotta un approccio molto ampio nel definire i casi in cui deve ritenersi sussistente un’implicazione transfrontaliera: ad esempio, è sufficiente che l’attore abbia avviato procedimenti giurisdizionali paralleli in più Stati membri. Inoltre, le giustificazioni relative al rispetto del principio di sussidiarietà non sembrano solide e prestano il fianco ad alcune riflessioni. Infine, la proposta contiene disposizioni di diritto processuale civile uniforme, come quelle relative all’archiviazione anticipata del procedimento manifestamente infondato. L’analisi, che vuole evidenziare una evoluzione nel modo di intendere l’esercizio delle competenze dell’Unione europea nel settore della cooperazione giudiziaria civile, consente di soffermarsi non solo sulle probabilità di successo della proposta, ma anche sulle prospettive future.
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