The choice of the three illustrated case studies is motivated by the need to highlight a common thread that is constituted by the interdisciplinarity necessary for the study of astronomical and geometrical subjects, highlighted by the different nature of sources that come from the world of art history and the history of sciences. To these elements are added the tools and methods of the history of representation that is based on surveys and images of the subjects studied, able to constitute indispensable tests for the hypotheses advanced at a theoretical level.

La scelta dei tre casi studio illustrati è motivata dall’esigenza di evidenziare di un filo conduttore che è costituito dalla ineludibile interdisciplinarità necessaria per questo tipo di soggetti. Il primo caso è l’orologio solare catottrico di Palazzo Spada a Roma di Emmanuel Maignan (1644) al cui studio si è contribuito attraverso il reperimento di un precedente nell’ambito degli studi ottici (Mirami 1582) e con l’individuazione di una relazione prospettica con il Colonnato di Francesco Borromini (1652-1653). Il secondo caso è stato individuato nel ciclo secentesco di affreschi di Palazzo Balbi Senarega di Genova, in cui alcuni poliedri geometrici dipinti della Sala di Leda (1655 ca.) assumono un più ampio significato se letti in un ampio contesto culturale, attraverso l’individuazione di riferimenti agli studi geometrici e astronomici di Johannes Kepler. Il terzo caso, ancora appartenente al patrimonio artistico genovese, riguarda un raro esempio di meridiana a foro gnomonico realizzato da François Rodolphe Corréard (1771) nel Collegio dei Gesuiti, che trova una sua valorizzazione attraverso gli strumenti del disegno e della rappresentazione. L’apporto multidisciplinare è evidenziato dalla diversa natura di fonti e di riferimenti bibliografici che provengono dal mondo della storia dell’arte e della storia delle scienze. A questi elementi si aggiungono gli strumenti e i metodi della storia della rappresentazione che si basa su rilievi e immagini dei soggetti studiati, in grado di costituire indispensabili verifiche per le ipotesi avanzate a livello teorico.

Il ruolo dell’ottica e della prospettiva per lo studio della gnomonica e dell’astronomia: tre casi studio / The role of optics and perspective for the study of gnomonics and astronomy: three case studies

Candito Cristina
2022-01-01

Abstract

The choice of the three illustrated case studies is motivated by the need to highlight a common thread that is constituted by the interdisciplinarity necessary for the study of astronomical and geometrical subjects, highlighted by the different nature of sources that come from the world of art history and the history of sciences. To these elements are added the tools and methods of the history of representation that is based on surveys and images of the subjects studied, able to constitute indispensable tests for the hypotheses advanced at a theoretical level.
2022
La scelta dei tre casi studio illustrati è motivata dall’esigenza di evidenziare di un filo conduttore che è costituito dalla ineludibile interdisciplinarità necessaria per questo tipo di soggetti. Il primo caso è l’orologio solare catottrico di Palazzo Spada a Roma di Emmanuel Maignan (1644) al cui studio si è contribuito attraverso il reperimento di un precedente nell’ambito degli studi ottici (Mirami 1582) e con l’individuazione di una relazione prospettica con il Colonnato di Francesco Borromini (1652-1653). Il secondo caso è stato individuato nel ciclo secentesco di affreschi di Palazzo Balbi Senarega di Genova, in cui alcuni poliedri geometrici dipinti della Sala di Leda (1655 ca.) assumono un più ampio significato se letti in un ampio contesto culturale, attraverso l’individuazione di riferimenti agli studi geometrici e astronomici di Johannes Kepler. Il terzo caso, ancora appartenente al patrimonio artistico genovese, riguarda un raro esempio di meridiana a foro gnomonico realizzato da François Rodolphe Corréard (1771) nel Collegio dei Gesuiti, che trova una sua valorizzazione attraverso gli strumenti del disegno e della rappresentazione. L’apporto multidisciplinare è evidenziato dalla diversa natura di fonti e di riferimenti bibliografici che provengono dal mondo della storia dell’arte e della storia delle scienze. A questi elementi si aggiungono gli strumenti e i metodi della storia della rappresentazione che si basa su rilievi e immagini dei soggetti studiati, in grado di costituire indispensabili verifiche per le ipotesi avanzate a livello teorico.
9788833594880
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