The recent Italian Law 10 February 2020, n. 10 “Rules on the disposition of one’s own body and post mortem tissues for study purposes, training and scientific research” aims to enhance the voluntary nature of body donation. In this context, the ethical debate on body donation and its profound meaning, which relates beneficence to a relational vision of autonomy, becomes relevant. At the same time, the strong symbolic value attributed to the body cannot be overlooked. The practical implementation of body donation, therefore, requires a broad training strategy, capable of developing the assumption of responsibility with respect to the present and future generations. In consideration of the important role that physicians, health and social professions can play in promoting such a practice, a survey aimed to explore the knowledge and beliefs, existing in this area, among the students belonging to the School of Medical and Pharmaceutical Sciences (SMF) and those attending the School of Social Sciences (SSS), as well as to analyse any factors that may influence body donation, was conducted. The survey highlighted important information and training gaps on issues related to care, donation and respect for people. These criticalities are particularly significant between students belonging to the SMF who, as future physicians, will be able to constitute a fundamental reference for the spread of body donation. Investing economic and intellectual resources on students’ ethical competence can be a very important factor for body donation to be configured as a responsible, conscious, and effectively practiced choice

La legge italiana n. 10 febbraio 2020 “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica” mira a valorizzare la volontarietà della donazione del corpo (DC). In questo contesto assume rilievo il dibattito etico sul tema della donazione e sul suo significato profondo che pone in relazione la beneficialità con una visione relazionale dell’autonomia. Allo stesso tempo, non si possono trascurare le forti valenze simboliche che vengono attribuite al corpo. L’attuazione pratica della DC richiede, quindi, una strategia formativa ampia, capace di sviluppare l’assunzione di responsabilità rispetto al presente e alle generazioni future. In considerazione dell’importante ruolo che i medici, le professioni sanitarie e quelle sociali possono assumere nel promuovere tale pratica, è stata condotta un’indagine diretta a fare emergere le conoscenze e le convinzioni, presenti in tale ambito, tra gli studenti appartenenti alla Scuola Scienze Mediche e Farmaceutiche (SMF) e quelli frequentanti la Scuola di Scienze Sociali (SSS), nonché ad analizzare eventuali fattori che possono influenzare la DC. L’indagine ha evidenziato importanti carenze informative e formative su temi inerenti la cura, la donazione e il rispetto delle persone. Tali carenze risultano particolarmente significative per gli studenti appartenenti alla SMF che, quali futuri medici, potranno costituire un riferimento fondamentale per la diffusione della DC. Investire risorse economiche e intellettuali sulla competenza etica degli studenti può risultare un fattore di grande rilievo affinché la DC si configuri come una scelta responsabile, consapevole ed effettivamente praticata

Survey condotta tra gli studenti di Medicina e quelli di Scienze Sociali sulla donazione del corpo a fini di ricerca e didattica

ROSAGEMMA CILIBERTI;CHIARA BONZANO;PAOLO PETRALIA;FRANCO MANTI;ALESSANDRO BONSIGNORE
2021-01-01

Abstract

The recent Italian Law 10 February 2020, n. 10 “Rules on the disposition of one’s own body and post mortem tissues for study purposes, training and scientific research” aims to enhance the voluntary nature of body donation. In this context, the ethical debate on body donation and its profound meaning, which relates beneficence to a relational vision of autonomy, becomes relevant. At the same time, the strong symbolic value attributed to the body cannot be overlooked. The practical implementation of body donation, therefore, requires a broad training strategy, capable of developing the assumption of responsibility with respect to the present and future generations. In consideration of the important role that physicians, health and social professions can play in promoting such a practice, a survey aimed to explore the knowledge and beliefs, existing in this area, among the students belonging to the School of Medical and Pharmaceutical Sciences (SMF) and those attending the School of Social Sciences (SSS), as well as to analyse any factors that may influence body donation, was conducted. The survey highlighted important information and training gaps on issues related to care, donation and respect for people. These criticalities are particularly significant between students belonging to the SMF who, as future physicians, will be able to constitute a fundamental reference for the spread of body donation. Investing economic and intellectual resources on students’ ethical competence can be a very important factor for body donation to be configured as a responsible, conscious, and effectively practiced choice
2021
La legge italiana n. 10 febbraio 2020 “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica” mira a valorizzare la volontarietà della donazione del corpo (DC). In questo contesto assume rilievo il dibattito etico sul tema della donazione e sul suo significato profondo che pone in relazione la beneficialità con una visione relazionale dell’autonomia. Allo stesso tempo, non si possono trascurare le forti valenze simboliche che vengono attribuite al corpo. L’attuazione pratica della DC richiede, quindi, una strategia formativa ampia, capace di sviluppare l’assunzione di responsabilità rispetto al presente e alle generazioni future. In considerazione dell’importante ruolo che i medici, le professioni sanitarie e quelle sociali possono assumere nel promuovere tale pratica, è stata condotta un’indagine diretta a fare emergere le conoscenze e le convinzioni, presenti in tale ambito, tra gli studenti appartenenti alla Scuola Scienze Mediche e Farmaceutiche (SMF) e quelli frequentanti la Scuola di Scienze Sociali (SSS), nonché ad analizzare eventuali fattori che possono influenzare la DC. L’indagine ha evidenziato importanti carenze informative e formative su temi inerenti la cura, la donazione e il rispetto delle persone. Tali carenze risultano particolarmente significative per gli studenti appartenenti alla SMF che, quali futuri medici, potranno costituire un riferimento fondamentale per la diffusione della DC. Investire risorse economiche e intellettuali sulla competenza etica degli studenti può risultare un fattore di grande rilievo affinché la DC si configuri come una scelta responsabile, consapevole ed effettivamente praticata
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