La lettura ‘multidimensionale’ del paesaggio è un esercizio di fondamentale importanza per avvicinarsi al progetto. È solo a partire dalle caratteristiche specifiche di un luogo che si possono intuire vocazioni e potenzialità, per un’interpretazione che determinerà i contenuti del progetto. Il processo di analisi, di valutazione e di interpretazione del paesaggio costituisce il novanta per cento del progetto. Il paesaggio è un organismo vivente, che continuamente evolve, cambia, si ‘trasforma’. La variabile temporale è un elemento strutturale del paesaggio ed elemento chiave sia per l’analisi critica che per l’interpretazione. Fatichiamo a comprendere questo continuo mutamento, e tendiamo a pensare che ciò che vediamo sia così da molto tempo. Mentre tentiamo di comprendere il paesaggio attraverso lo studio della sua immagine, concentrando la nostra attenzione sulla fotografia dello stato attuale, i cambiamenti avvengono e la realtà si modifica. Riuscire a cogliere la dimensione dinamica è quindi necessaria premessa per imparare a progettare: occorre saper decifrare i segni e valutare gli effetti delle trasformazioni passate, individuare le evoluzioni in atto, per poter prevedere possibili scenari futuri. Il progetto deve avere consapevolezza di questo continuo movimento, mettendo a sistema diverse discipline, trovando una chiave di interpretazione che tracci una linea tra protezione e innovazione, proponendo progetti fortemente ‘radicati’ nel contesto, per trovare nuove risposte sostenibili e nuove qualità sociali.

Metodologia per la didattica: l’analisi del paesaggio come fondamento del progetto

GHERSI Adriana
2021-01-01

Abstract

La lettura ‘multidimensionale’ del paesaggio è un esercizio di fondamentale importanza per avvicinarsi al progetto. È solo a partire dalle caratteristiche specifiche di un luogo che si possono intuire vocazioni e potenzialità, per un’interpretazione che determinerà i contenuti del progetto. Il processo di analisi, di valutazione e di interpretazione del paesaggio costituisce il novanta per cento del progetto. Il paesaggio è un organismo vivente, che continuamente evolve, cambia, si ‘trasforma’. La variabile temporale è un elemento strutturale del paesaggio ed elemento chiave sia per l’analisi critica che per l’interpretazione. Fatichiamo a comprendere questo continuo mutamento, e tendiamo a pensare che ciò che vediamo sia così da molto tempo. Mentre tentiamo di comprendere il paesaggio attraverso lo studio della sua immagine, concentrando la nostra attenzione sulla fotografia dello stato attuale, i cambiamenti avvengono e la realtà si modifica. Riuscire a cogliere la dimensione dinamica è quindi necessaria premessa per imparare a progettare: occorre saper decifrare i segni e valutare gli effetti delle trasformazioni passate, individuare le evoluzioni in atto, per poter prevedere possibili scenari futuri. Il progetto deve avere consapevolezza di questo continuo movimento, mettendo a sistema diverse discipline, trovando una chiave di interpretazione che tracci una linea tra protezione e innovazione, proponendo progetti fortemente ‘radicati’ nel contesto, per trovare nuove risposte sostenibili e nuove qualità sociali.
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